Il Moscato, la cenerentola delle eccellenze
Quando non esisteva ancora il Consorzio Vini Tipici, un vinello senza grandi pretese per gente senza grandi pretese
DANIELE CESARETTI. Dici vini del Titano e balenano subito in mente i nomi di Tessano, Brugneto, Caldese, Rosso dei Castelli e di altri ancora. Prodotti di indiscussa e premiata qualità che sono stati promossi in gran stile negli ultimi decenni dal Consorzio Vini Tipici del Titano tanto da essere stati celebrati anche in una serie di francobolli del 2009. Ma il vino che ha forse lasciato il segno o meglio il ricordo più indelebile nei visitatori di San Marino è ben altro. Ed è ben più modesto. E, per quanto umile, semplice e leggero ha fatto la storia. E’ il Moscato di San Marino. Ha contraddistinto un’epoca che non c’è più, quello del miracolo economico e del turismo di massa. Abbordabile da tutte le tasche, a bassa gradazione alcolica – poco più di una birra – il moscato era il perfetto vinello da compagnia e da allegria sia per i turisti sia per la gente del posto. (…)
Tratto da L’informazione di San Marino