A favore dei dipendenti di Delta, 10 parlamentari Pd

A favore dei dipendenti di Delta, 10 parlamentari Pd

Il Partito democratico schiera dieci
parlamentari emiliani in difesa dei 900 dipendenti “a rischio”
del gruppo Delta. Con un’interrogazione che vede, tra i primi
firmatati, Donata Lenzi e Walter Vitali, rispettivamente per la
Camera e per il Senato, i parlamentari Pd bolognesi chiedono lumi
al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, sulle sue intenzioni
nei confronti dei lavoratori del gruppo bancario controllato
dalla cassa di San Marino commissariato da oltre un anno.
In particolare, senatori e deputati Pd vogliono sapere dal
ministro Tremonti “cosa intenda fare per assicurare la
continuita’ nell’attivita’ del gruppo Delta e per garantire
l’occupazione dei lavoratori e soprattutto- prosegue
l’interrogazione- per attuare la sessione emergenziale per le
situazioni di crisi dell’ammortizzatore sociale del settore
creditizio”. I parlamentari sostengono che ogni ipotesi di
risanamento del gruppo portata avanti dai commissari “non potra’
prescindere dalla salvaguardia dell’occupazione”. In quanto, “i
reati contestati a manager e proprieta’- puntualizzano- non
devono compromettere l’attivita’ di un intero gruppo bancario e
le aspettative di lavoro dei suoi dipendenti”, a fronte anche dei
risultati conseguiti nel 2008, ovvero “un utile di 6 milioni di
euro interamente reinvestito”.

La richiesta dei parlamentari a via
XX Settembre, spiega la nota del Pd, arriva all’indomani
dell’incontro fra sindacati del credito e i commissari
straordinari del gruppo Delta, in cui e’ stato concordato lo
slittamento dei termini della procedura di mobilita’. Dalla loro,
i Commissari straordinari hanno predisposto un “piano B” per
riportare in bonis la situazione finanziaria, “le cui procedure-
ricordano i parlamentari- devono essere contemporanee alle misure
assunte per tutelare l’occupazione”. Invece il “piano B” delle
organizzazioni sindacali, non ancora formalizzato dalle banche
creditrici, prevede due passaggi: la costituzione di una NewCo
per la gestione dei crediti vigenti, e la rescissione di ogni
legame formale tra la Cassa di Risparmio di San Marino e i nuovi
assetti societari futuri del gruppo Delta. In questo modo, “si
consente l’intervento di soggetti interessati- concludono i
parlamentari- come ad esempio il gruppo Intesa Sanpaolo,
all’acquisizione degli assets del gruppo senza timore di incauto
acquisto”.

Oltre Vitali e Lenzi, firmatari dell’interrogazione sono i
deputati Gianluca Benamati, Antonio La Forgia, Salvatore Vassallo
e Sandra Zampa, e i senatori Giuliano Barbolini, Rita Ghedini,
Paolo Nerozzi, Giancarlo Sangalli.

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