Come già nella precedente legislatura, appena passate le elezioni, chi a San Marino si trova in minoranza, inizia la corsa per andare comunque al governo, come si evince dalla frantumazione della coalizione Riforme e Libertà presentatasi alle
elezioni del 9 novembre 2008 con tre liste: Partito dei Socialisti e dei Democratici-Sammarinesi per la libertà, Sinistra Unita e Democratici di Centro.
Ddc fin dagli inizi del 2009 ha dichiarato di voler puntare al centro (‘barra al centro‘) dello schieramento politico sammarinese. Poi dalla frantumazione del Psd è nato il Gruppo Socialista Riformista che ha deciso di
affiancarsi a Ddc.
Si legge su La Tribuna Sammarinese: ‘all’opposizione ci sono ora quattro forze che dialogano fra di loro non più insieme, ma a piccoli gruppi. Il secondo effetto è quello delle nuove strategie nel campo delle alleanze. Quella ormai sotto gli occhi di tutti è l’accordo fra il nuovo Gruppo Socialista (Gsrs) e i Democratici di Centro. Entrambi dichiarano la stessa cosa e cioè che il loro lavoro da ora in poi sarà quello di costruire il grande centro.‘
Viene citata poi l’interpellanza presentata da consiglieri
Gsrs-Ddc e l’incontro
Ddc-Eps (Eurpopolari per San Marino).