A San Marino Scajola sfida Tremonti come Brunetta

A San Marino Scajola sfida Tremonti come Brunetta

La
sortita toccata e fuga del Ministro italiano per lo Sviluppo Claudio Scajola, viene paragonata da Francesco Bonazzi di Il Secolo XIX a quella del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta.

Il Ministro Brunetta, in pura provocazione verso il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, promise di fare l’ Agente all’Avana per San Marino presso il governo italiano.
Abbiamo visto i risultati.
Anzitutto la

sottoscrizione di un
accordo capestro per la sovranità
della Repubblica di San Marino e l’accelerazione del deflusso del danaro per lo scudo fiscale. Infatti Tremonti, quello stesso giorno, anzi poche ore prima della firma, utilizzò le agenzie di stampa per comunicare, agli italiani incerti se scudare o no, che con detto accordo la vigilanza della Banca d’Italia si estendeva a San Marino.
Non solo. Poco dopo restrinse, per San Marino e solo per San Marino, i tempi per la regolarizzazione dei rimpatri giuridici di sei mesi rispetto a quelli già concessi a tutti i Paesi in questione.

Scrive Bonazzi: ‘Il governo del Titano gli ha appuntato ieri sulla giacca la massima onorificenza che si possa concedere a uno straniero: la Gran Croce dell’Ordine Equestre di Sant’Agata,
riservata ai veri ‘amici’ della repubblica romagnola.
Chissà se il ministro imperiese avrà l’ardire di esibirla in Consiglio dei ministridi fronte al collega Giulio Tremonti, per il quale San Marino è solo una di quelle ‘caverne di Ali Babà che bisogna cominciare a svuotare‘, come disse al Meeting di Comunione e Liberazione l’estate scorsa.

Cosa dobbiamo aspettarci da Tremonti come reazione questa volta? Che dia ordine al comandante Lucignano di installarsi direttamente nell’ambasciata d’Italia, in viale Onofri, quasi contraltare al Palazzo Pubblico?

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy