A scuola di bene comune, Ente Cassa Faetano

A scuola di bene comune, Ente Cassa Faetano

COMUNICATO STAMPA
A SCUOLA DI BENE COMUNE
Si è concluso il primo ciclo di formazione interna dell’Ente Cassa di Faetano, che ha coinvolto
docenti e personalità di alto livello in un confronto con i Soci per approfondire e riscoprire le origini e l’orizzonte della fondazione, che insieme a Banca di San Marino guarda al centenario.
San Marino, 12 maggio 2015
Si è concluso con l’appuntamento di ieri (lunedì 11 maggio) il percorso di formazione dedicato ai Soci dell’Ente Cassa di Fetano – Fondazione Banca di San Marino.
Intitolato provocatoriamente Socio si, ma di cosa? questo ciclo è stato avviato per approfondire l’identità dell’Ente ed il ruolo che è chiamato a svolgere nella società e sul territorio di San Marino.
L’idea di questo corso è emersa in un momento molto importate della vita istituzionale dell’Ente: tra pochi anni, nel 2020 si festeggerà il centenario della Cassa Rurale di Faetano (da cui sono nate Ecf e Banca di Marino) ma al contempo l’Ente è formalmente ancora piuttosto giovane.
Le difficoltà che caratterizzano sotto vari aspetti questo momento storico pongono domande importanti sul tipo di società, di economia e di paese che vogliamo costruire. “L’Ente Cassa di Faetano – ha sottolineato il Presidente Maurizio Zanotti – vive con grande impegno e responsabilità la sfida di questi tempi e ritiene vitale contribuire allo sviluppo portando non solo energie e risorse, ma anche il patrimonio culturale ed ideale che ci caratterizza. Uno dei relatori ha infatti riconfermato come il nostro Ente rappresenti non solo un erogatore di risorse ma un’istituzione civile che attraverso la sua stessa esistenza tramanda una visione solidaristica della vita e della società che ormai – in un mondo segnato sempre più da individualismo e ricerca disperata del profitto – rischia di scomparire”.
Alcuni spunti emersi dagli interventi.
Andrea Simoncini, Costituzionalista dell’Università di Firenze, ha ricordato come tra l’800 ed il ‘900 sono nate tantissime forme di cooperazione – da quella bancarie a quella caritativa – favorite da una diffusa cultura dell’aiuto reciproco maturata in ambito cattolico e non: la comunità era abituata a rimboccarsi le maniche e tentare di risolvere direttamente i propri problemi, atteggiamento che nel tempo si è perso a favore di una sempre maggior ricerca dello Stato, che lentamente si è imposto come protagonista.
Su questo si è svolto anche un approfondimento del principio di sussidiarietà, promosso dalla Dottrina Sociale della Chiesa ed affrontato dal prof. Antonio Magliulo, secondo il bene comune lo si costruisce sostenendo la creatività della società civile, valorizzando quello che di buono succede in essa. Magliulo ha inoltre ricordato come il bene comune possa fiorire solo da un risveglio della dimensione “relazionale” della vita e della società, una visione in cui l’altro non è un nemico da cui proteggersi, ma un possibile collaboratore di questo grande cantiere sempre aperto.
Suor Alessandra Smerilli ha concluso il percorso con un approfondimento sulle caratteristiche delle Organizzazioni a motivazione ideale, ovvero quelle organizzazioni come l’Ente nelle quali il movente ispiratore non è primariamente il profitto ma appunto un movente ideale, una missione o una vocazione che nasce dalle motivazioni intrinseche dei suoi promotori. Il principale obiettivo di queste organizzazioni è quello di evolversi e crescere senza perdere la propria identità, a cui è legata la loro stessa sopravvivenza nel medio e nel lungo periodo. “Per fare questo – ha sottolineato Suor Alessandra – l’importante non è dare le stesse risposte dei fondatori, ma farsi le stesse domande”.
Gli incontri hanno coinvolto docenti di alto livello provenienti da varie Università e Istituzioni italiane e si sono concentrati su questi temi:
1- Il movimento cooperativo cattolico e la nascita delle Casse Rurali
Prof Franco Nembrini – professore di letteratura e Rettore del centro scolastico La Traccia di Bergamo
2 – Le fondazioni di origine bancaria: storia e prospettive
Andrea Simoncini, Ordinario di Diritto costituzionale, Università di Firenze
3 – Il bene comune .. esiste davvero? E come si costruisce?
Antonio Magliulo, Docente di Storia del pensiero economico e Preside di Facoltà, Università degli Studi Internazionali di Roma
4 – Vivere le radici, costruire il futuro: l’Ente ieri, oggi e domani
Alessandra Smerilli, Docente di Economia politica presso la Pontificia Facoltà di Scienze Educative e presso la LUMSA, Roma
Gli interventi dei relatori hanno messo a fuoco come l’assetto istituzionale ed aziendale che vede l’Ente (organizzazione no profit) proprietario al 90% di Banca di San Marino spa risulti valido ed attuale, e testimoni come sia veramente possibile coniugare valori e profitto, esigenze aziendali e bene comune.
Infine l’Ente ha deciso di aprire al pubblico la prossima edizione del corso (2015/2016), riconoscendo come sia sempre più importante non solo condividere con tutta la popolazione sammarinese la propria vita istituzionale, ma soprattutto approfondire cosa significhi costruire il bene comune, un impegno che non può esser trascurato e che richiede una vitale partecipazione di tutti.
A breve gli atti degli incontri saranno resi disponibili sul sito web dell’Ente www.ecf.sm.

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