Abs, Associazione Bancaria Sammarinese contro IlSole24Ore

Abs, Associazione Bancaria Sammarinese contro IlSole24Ore

ABS – Associazione Bancaria Sammarinese

COMUNICATO STAMPA

Da tempo il Sole 24 ore ha iniziato una insistente campagna stampa denigratoria nei confronti delle Repubblica di San Marino e del sistema bancario locale.

Spesso, in tali articoli, si è fatto leva su alcuni episodi specifici ed isolati – peraltro in corso di accertamento – per attribuire al Paese ed al sistema bancario sammarinese, nel suo complesso, di tenere comportamenti improntati alla protezione di affari illeciti e di reati di riciclaggio.

Tutto ciò è assolutamente infondato.

A nulla è valso far pervenire alla Redazione del giornale un articolato parere dell’esimio Prof. Avv. Piero Gualtieri dal quale emergevano chiaramente sia la liceità delle operazioni di approvvigionamento di denaro contante presso la Banca d’Italia, sia l’insussistenza di ipotesi di operazioni sospette né tanto meno di riciclaggio in relazione alle predette attività.


Alcun rilievo, a quanto pare, viene attribuito dalla testata giornalistica alla sentenza della Corte di Cassazione 19/12/2008 nella quale la stessa Corte ha riconosciuto che il trasporto di valuta “avveniva non via surrettizia ma alla luce del sole ed in via istituzionale e sistematica” sulla base delle convenzioni pattizie vigenti tra i due Paesi e che, comunque, non risultano “sussistenti indizi di riciclaggio di somme provento di attività criminose, ovvero di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati di riciclaggio”.


Nessuna importanza sembrano avere, per il redattore degli articoli, anche gli interventi che il legislatore sammarinese ha effettuato per adeguare la propria normativa alle Direttive europee in materia di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo; ci riferiamo in particolare: alla Legge 17 giugno 2008 n. 92 “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo”; al Decreto Delegato 31 ottobre 2008 n. 135 “Disciplina dell’Agenzia di Informazione Finanziaria”, costituita per la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo; al Decreto 31 ottobre 2008 n. 136 “Norme transitorie relative a libretti di deposito al risparmio al portatore” e al Decreto Delegato 31 ottobre 2008 n. 138 “Trasporto trasfrontaliero di denaro contante e strumenti analoghi”.


Nessun rilievo, inoltre, viene attribuito all’Istruzione 2008-04 mediante la quale l’Agenzia di Informazione Finanziaria ha riaffermato l’inopponibilità del segreto bancario ad una controparte estera tenuta ad adempiere agli obblighi di adeguata verifica della clientela, imposti dalla propria normativa nazionale di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, qualora le informazioni richieste dalla medesima siano strumentali e necessarie all’instaurazione di un rapporto continuativo ovvero all’esecuzione di una operazione occasionale.

Appare, infine, strano che dagli articoli in questione non sia mai emerso chiaramente che il segreto bancario non può essere opposto all’Autorità Giudiziaria penale sammarinese, che può accedere ai dati bancari anche a seguito di rogatorie internazionali fondate su fatti che costituiscono reato.


Anche con l’articolo pubblicato sull’edizione di mercoledì 1 aprile u.s., il redattore prosegue l’azione di discredito, avviata da oltre un anno, incurante del fatto che, il giorno precedente, i Ministri agli Esteri dei due Paesi abbiano sottoscritto l’Accordo tra la Repubblica di San Marino e la Repubblica italiana in materia di cooperazione economica. Un Accordo che, come ha asserito lo stesso Ministro degli Esteri Frattini, deve considerarsi del tutto soddisfacente perché, con la sua firma, “San Marino ha mostrato di voler irreversibilmente intraprendere la strada della trasparenza”.

Non è possibile che per il Sole 24 Ore tutto ciò sia “tamquam non esset” e che si continui a ribadire che il “sistema San Marino” sia connotato da “una finanza aggressiva, spregiudicata, gestita al riparo di norme anacronistiche e non più accettate in Europa; un insieme di protezioni offerte dalla Repubblica più antica del mondo a capitali di ogni genere, provenienza e destinazione, grazie a un segreto bancario tanto più lucroso, tanto più impenetrabile”.

A questo punto non è ipotizzabile che gli articoli siano il frutto di una attenta ed imparziale analisi del redattore, né che non vi sia consapevolezza da parte del giornale dell’enorme danno di immagine ed economico che si sta creando al Paese ed al sistema bancario in particolare, con informazioni fondate solo su pregiudizi e distorsive della realtà.


Per questi motivi, l’Associazione Bancaria Sammarinese – raccogliendo anche le preoccupazioni ed il disappunto dei dipendenti bancari perché, di fatto, è stata messa in discussione la loro serietà e professionalità nell’operare quotidiano – ha deciso di intervenire con il presente comunicato stampa ed ha affidato ai propri legali la valutazione di eventuali iniziative da promuovere nei confronti di una stampa che risulta persecutoria ed ingannevole.

San Marino, 6 aprile 2009

Il Presidente

Dott. Pier Paolo Fabbri

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