Il telefono ha continuato a suonare sino all’alba. Sono state centinaia infatti le telefonate che i vigili del fuoco di Rimini hanno ricevuto dopo la scossa di terremoto avvertita a Rimini attorno alle 22.20 di domenica sera. Un boato, seguito da un movimento ondulatorio, una scossa, che ha gettato nel panico tantissimi riminesi che si sono attaccati al telefono e hanno chiamato per tutta la notte i vigili del fuoco, per chiedere informazioni e ricevere rassicurazioni. Nessun danno infatti a Rimini a persone o cose. Solo tanta paura, per la prima scossa che ha avuto come epicentro Forlì. La seconda scossa, delle 3.32 invece, ha colpito e devastato intere zone degli Abruzzi. Da Rimini, sono già partiti i soccorsi.
Dispersa una riminese, Eleonora Calesini, studentessa di 20 anni, coinvolta con ogni probabilità dal crollo del palazzo in cui si trovava il suo appartamento.
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