Accordo al tavolo tripartito

Accordo al tavolo tripartito

Firmata l’intesa al tavolo tripartito.

Approvati i contratti e interventi sociali.

L’Attivo Generale dei quadri sindacali della CSU, riunitosi nel pomeriggio di giovedì 9 luglio a Valdragone, con votazione segreta e a larghissima maggioranza, ha approvato l’”Accordo tripartito sui rinnovi contrattuali e sugli interventi a sostegno dell’economia e dell’occupazione”.


Accordo firmato nella mattinata dalle Confederazioni Sindacali, dalla delegazione del Congresso di Stato e da tutte le associazioni di categoria, ad esclusione dell’ANIS.


Nonostante alcune riserve e perplessità, in parte compensate dal progetto di legge “Interventi urgenti in materia di ammortizzatori sociali” (il cui testo è stato migliorato con l’accoglimento alcune proposte della CSU), nel dibattito l’Attivo ha considerato l’accordo l’unico punto di equilibrio e di mediazione possibile in questa fase, necessario per concludere la partita contrattuale che riguarda la grande maggioranza dei lavoratori di San Marino, e quale punto di partenza per adottare le misure indispensabili per uscire dalla crisi, tutelare i posti di lavoro, sostenere i lavoratori in cassa integrazione e mobilità, salvaguardare il reddito delle famiglie, favorire la ripresa dei consumi interni e rilanciare su basi nuove lo sviluppo del paese.


Al contempo l’Attivo esprime rammarico per la scelta, finora compiuta dall’ANIS, di non firmare l’accordo, che nello specifico coinvolge oltre 8mila lavoratori del settore industria, interessati al rinnovo del proprio contratto di lavoro. Quello dell’ANIS è un atteggiamento incomprensibile, assunto proprio in una fase di grave difficoltà per il nostro paese, in cui c’è bisogno – invece – di una forte coesione e unità interna…

Da un lato non si comprendono le ragioni reali delle critiche espresse dall’ANIS all’accordo nel suo complesso, dal momento che ha partecipato con le proprie proposte alla costruzione del testo; dall’altro si esprime sorpresa per la sua messa in discussione – del tutto inattesa – della parte economica dei contratti; tanto è vero che nelle ultime settimane, l’aspetto che per l’ANIS rappresentava il principale punto di contenzioso e su cui nella trattativa si è lavorato incessantemente per trovare un punto di mediazione, è stato unicamente quello della “flessibilità”. Se si voleva far saltare il tavolo, era meglio dirlo chiaramente, assumendosi con trasparenza le proprie responsabilità…

L’Attivo comunque invita l’ANIS ad un ulteriore riflessione sul valore dell’accordo complessivamente raggiunto, quale contributo non solo per concludere positivamente i rinnovi contrattuali, ma anche per l’assunzione di una serie di misure concrete e impegni di prospettiva per uscire dalla crisi, fornire adeguato sostegno al sistema delle imprese, rilanciare l’economia e dare vita alle necessarie riforme per lo sviluppo dell’intero sistema paese. Pertanto, auspichiamo che nei prossimi giorni l’Associazione Industriali e le Associazioni Bancarie e Finanziarie, nel ritrovare le ragioni del dialogo e della coesione sociale, procedano alla firma dell’accordo.


Tornando all’esito della votazione, al termine del dibattito l’Attivo ha votato a scrutinio segreto, approvando con un consenso del 95% la ratifica dell’accordo, dimostrando una fortissima unità tra i rappresentanti sindacali di tutti i settori!

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