Adnkronos. Cosimo D’Arrigo, ancora nel mirino San Marino

Adnkronos. Cosimo D’Arrigo, ancora nel mirino San Marino

Roma, 28 apr. (Adnkronos/Ign) – Redditi sfuggiti al fisco per 33,6 miliardi di euro e Iva non versata per 6 miliardi di euro. Sono i risultati definitivi ottenuti nel 2009 dalla Guardia di finanza, presentati dal generale Cosimo D’Arrigo, nel corso dell’audizione in commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria.

Nel 2009 ”abbiamo innalzato il tasso di qualità delle nostre verifiche tese a colpire i fenomeni di evasione più rilevanti, ossia l’economia sommersa, le frodi e l’evasione internazionale” spiega il generale. Secondo cui i risultati conseguiti ”sono superiori a qualsiasi standard storico”. I dati sono ancora più significativi ”se li inquadriamo nel contesto della crisi economica e finanziaria che, nel nostro Paese, ha provocato un calo del 5% del prodotto interno lordo e una conseguente riduzione del gettito tributario pari, secondo le rilevazioni ufficiali, al 3,3%”.

La Guardia di finanza affila le armi anche contro le frodi carosello, facendo emergere un’evasione Iva per 2,7 miliardi di euro. Nel 2009 sono state effettuate 2.727 indagini antifrode, con la denuncia all’autorità giudiziaria di 6.100 soggetti, ossia il 31% in più rispetto all’anno precedente. Questi i dati definitivi sulle indagini mirate nei confronti degli scambi commerciali con Paesi comunitari e non comunitari e agli acquisiti e vendite intracomunitarie effettuate da soggetti Iva. Il generale sottolinea che le indagini antifrode sono state intensificate ”proprio nei settori che più risentono degli effetti distorsivi delle frodi carosello. Ossia il commercio di prodotti informatici, di elettrodomestici, di telefoni cellulari, carni e autoveicoli, muovendo dal rilevamento sul territorio di prezzi particolarmente vantaggiosi, con sconti ovvero offerte palesemente ‘fuori mercato’, per poi risalire ai fornitori ufficiali della filiera commerciale grazie all’interpolazione delle banche dati interne ed esterne all’Anagrafe tributaria”. In questi dati, ricorda D’Arrigo, sono compresi i 531 filoni investigativi sviluppati per frodi carosello perpetrate nell’ambito degli scambi commerciali tra l’Italia e la Repubblica di San Marino da parte di altrettante società-cartiere, imprese-filtro e società interponenti che hanno messo in circolo fatture false per 708 milioni al fine di evadere 216 milioni di iva.

Dai controlli su yacht e aerei sono stati poi scoperti evasori totali per 13,7 miliardi. Gli obiettivi, spiega il generale, sono stati raggiunti attraverso ”il più veloce e puntuale flusso di notizie concernenti le ricchezze visibili, che vengono rilevate da tutti i reparti territoriali ed aeronavali durante i servizi di controllo economico del territorio”. Gli oltre 33.000 controlli sugli indici di capacità contributiva, messi assieme a tutti gli altri input informativi acquisiti dalle varie fonti nel corso del 2009, ”hanno messo i reparti nelle condizioni di scoprire 7.513 evasori totali che avevano omesso di dichiarare basi imponibili per 13,7 miliardi di euro”, spiega il generale.

Ancora. La lotta all’evasione fiscale attraverso i paradisi fiscali ha portato all’emersione di 5,8 miliardi di basi imponibili e ha dato il via a 1.660 filoni investigativi che la Guardia di finanza sta portando avanti.

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