Agenda 21 Coltivare il futuro

Agenda 21 Coltivare il futuro

Oggi alle ore 13,00 gli Ecc.mi Capitani Reggenti hanno ricevuto in udienza una rappresentanza del Coordinamento per l’Agenda 21 e gli autori del libro “Coltivare il futuro…”, accompagnati dal Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente che ha patrocinato l’iniziativa e dal Presidente del Lions Club San Marino che la ha sostenuta.

Di seguito il discorso pronunciato dal rappresentante del Coordinamento Agenda 21: “Ecc.mi Capitani Reggenti, a nome del Coordinamento Agenda 21 e degli autori che hanno curato la stesura del libro “Coltivare il futuro: un Osservatorio della sostenibilità a San Marino”, sono ad esprimere profonda gratitudine per averci concesso l’onore della presente udienza.

Riconoscenza che poi si estende alla Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente che ha patrocinato l’iniziativa, all’Ente Cassa di Faetano ed al Lions Club San Marino che la hanno sostenuta, a tutti i funzionari degli uffici pubblici che hanno collaborato nel reperimento dei dati, alla professoressa Alessandra Bonoli dell’Università di Bologna che ne ha scritto la prefazione, all’editore Carlo Filippini che con professionalità ci ha supportato in questa impresa. Impresa che è iniziata alcuni anni orsono con l’avvio di un progetto di ricerca sugli indicatori della sostenibilità nel contesto sammarinese, mediante l’assegnazione da parte del Lions Club e del Coordinamento Agenda 21 di due borse di studio all’allora studentessa Francesca Giuccioli ed alla dottorata Simona Verità, che sotto la supervisione scientifica del Prof. Luigi Bruzzi nel 2010 hanno prodotto un primo elaborato.

In seguito il Coordinamento per l’Agenda 21 ha deciso di rimaneggiare la ricerca iniziale, aggiornandola ed ampliandola per farla evolvere ad una pubblicazione organica e con uno stile divulgativo, in modo tale che potesse divenire patrimonio condiviso da parte delle istituzioni, dei diversi portatori di interesse e dell’intera cittadinanza. Oltre ai precedenti autori si sono cimentati nel lavoro di redazione del libro, che oggi ci accingiamo a presentare, anche l’architetto Valeria Stacchini e chi vi parla.

Dunque porgiamo alle loro Eccellenze il frutto di un lavoro lungo ed approfondito, condotto prevalentemente con spirito volontaristico, ma curato con rigorosità scientifica, che ci auguriamo possa fornire un proficuo contributo di conoscenze e proposte utili a superare la difficile congiuntura che la Repubblica ormai da diversi anni sta attraversando.

Per San Marino la questione della sostenibilità ambientale, economica e sociale ha costituito un elemento di criticità a partire almeno dal XVI° secolo, infatti sin da allora il suo ristretto territorio con sempre crescente difficoltà è stato in grado di assicurare le risorse di cui la popolazione necessitava, sino a quando poi la situazione è letteralmente esplosa con le ingenti ondate migratorie verificatesi alla fine del XIX° ed a metà del XX° secolo.

Anche nei momenti più bui, dove i coltivatori dei nostri campi erano letteralmente costretti a

strappare alla terra di che vivere, essi hanno sempre avuto uno sguardo rivolto al futuro. Gli studiosi infatti

hanno definito l’agricoltura sammarinese come quella dei “tre chicchi di grano”: il mezzadro seminava un

chicco e ne raccoglieva tre, uno lo consumava la sua famiglia, uno lo consegnava al proprietario per

remunerare lo sfruttamento del podere, ed uno lo conservava per seminarlo ed ottenere il raccolto dell’anno

successivo.

La crisi mondiale ha riproposto in maniera veemente il tema della sostenibilità a tutti i sammarinesi.

Un modello di sviluppo che ha consentito loro per diversi anni di vivere con degli stili e livelli di consumo al

di sopra delle possibilità è letteralmente collassato. Nonostante le grida di allarme e la difficile congiuntura

occupazionale, economica e sociale San Marino sta continuando a sprecare risorse di cui non dispone

(energia, beni di consumo, acqua, ecc.) e non è ancora capace di valorizzare a pieno quelle che possiede (la

sua storia, il patrimonio culturale e paesaggistico, il capitale umano, ecc.).

Oggi quindi ai decisori politici ed economici è affidato il difficile ed urgente compito di “coltivare il

futuro di San Marino”, elaborando una visione precisa di come il Paese potrà trasformarsi nel prossimo

futuro, coinvolgendo la cittadinanza per recepirne le direttrici, assicurando uno sviluppo sostenibile alle

giovani generazioni. Per realizzare tale obiettivo è necessario prendere coscienza della realtà economica,

sociale ed ambientale del nostro territorio. In ragione di ciò il Coordinamento per l’Agenda 21 ha ritenuto

opportuno oggi di fare dono di una copia del libro non solo alle loro Eccellenze, ma anche a tutti i membri

del Consiglio Grande e Generale, con l’auspicio di fare cosa utile e gradita.

Infatti per prendere le decisioni giuste occorre avere a disposizione informazioni ed indicatori in

grado di monitorare le condizioni ambientali. La costituzione di un Osservatorio può essere una risposta

efficace a tale esigenza. Con questo libro il Coordinamento per l’Agenda 21 intende fornire il proprio

contributo per favorire un percorso di democrazia partecipativa utile a maturare una responsabilità sociale

condivisa tra istituzioni, settore economico e cittadinanza.

In conclusione ci auguriamo che l’Istanza d’Arengo approvata dal Consiglio Grande e Generale già

nel settembre 2013, che impegna le istituzioni sammarinesi ad avviare formalmente un processo di Agenda

21 Locale anche a San Marino in ottemperanza alla Convenzione di Rio de Janeiro ratificata sin dal 1994,

possa trovare al più presto un’effettiva e sostanziale attuazione grazie al concorso responsabile di tutti gli

attori.”

San Marino 3 novembre 2014

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy