COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE, SICUREZZA E ORDINE PUBBLICO, INFORMAZIONE

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE, SICUREZZA E ORDINE PUBBLICO, INFORMAZIONE

COMUNICATO
STAMPA

COMMISSIONE
CONSILIARE PERMANENTE AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE,
SICUREZZA E ORDINE PUBBLICO, INFORMAZIONE

LUNEDI’
3 NOVEMBRE

Sicurezza
e diritti umani sono i temi affrontati in apertura della Commissione
Affari esteri, sollevati dai consiglieri Marco Podeschi, Upr, e Gian
Matteo Zeppa, Rete, su cui riferisce il segretario di Stato Pasquale
Valentini. In particolare, Podeschi chiede chiarimenti sulla vicenda
della Guardia di Rocca arrestata recentemente per presunto spaccio,
mentre Zeppa sull’esame periodico di San Marino da parte del gruppo
di lavoro del Consiglio dei diritti umani.

Il
segretario di Stato riferisce sugli aspetti sollevati dai commissari
e porta in Aula due comunicazioni: la prima su un cambiamento di
incarichi nel Dipartimento esteri, la seconda sulla sottoscrizione di
tre Memorandum bilaterali (con i ministeri degli Esteri di
Kazakistan, Kirghizistan e Mongolia).

La
Commissione prende quindi atto di una serie di Convenzioni e
protocolli internazionali: la Convenzione per il regolamento delle
controversie sugli investimenti tra Stati e cittadini di altri Stati,
quindi tredici intese in tema di contrasto al terrorismo (t
ra
cui per
la repressione della cattura illecita di
aeromobili, di atti illeciti diretti contro la sicurezza
dell’aviazione Civile, sulla prevenzione e la repressione dei reati
contro le persone internazionalmente protette, contro la cattura di
ostaggi, sulla protezione fisica dei materiali nucleari…).

Si procede poi
all’esame delle richieste di residenza e permesso parentale e per
minori. Tra queste, viene sospesa la pratica presentata da un
imprenditore su cui sia i commissari di minoranza che quelli di
minoranza avanzano richiesta di approfondimento sulla sua situazione
giudiziaria e sui carichi pendenti.

Comunicazioni

Marco
Podeschi, Upr
: “Vorrei
far presente al segretario, in relazione a fatti di cronaca relativi
a un appartenente al corpo militare della Guardia di Rocca, che sono
rimasto sorpreso dell’intervista pubblicata su un quotidiano del
comandante Ceccoli in cui ammette che ‘l’arresto non è stata una
sorpresa’. L’Upr prende spesso posizione sull’utilizzo di sostanze
stupefacenti nel Paese, il fatto in questione riguarda addirittura
una Guardia di rocca arrestata in Italia con cocaina nelle mutande, e
il comandante sostiene che questa persona avesse già comportamenti
strani e che fosse sotto controllo. Resto perplesso, normalmente si
dovrebbe agire a livello giudiziario se si hanno questi presupposti”.

Gian
Matteo Zeppa, Rete
:
“Il 18 settembre 2014 è stata consegnata una lettera al segretario
di Stato e al presidente della Commissione in tema di violazione di
diritti umani. A riguardo,

anche
in merito ciò che si è svolto nei giorni scorsi a Ginevra,
sull’esame di San Marino, chiederei al segretario di resocontare, al
di là del comunicato stampa già inviato. Oggetto della lettera, a
firma dei consiglieri Roberto Ciavatta, Ivan Foschi e Federico Pedini
Amati, sono le inadempienze governative rispetto all’Odg approvato
nel maggio 2013 su un progetto di legge per la salvaguardia dei
diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. L’ordine del giorno
infatti impegnava il governo a predisporre un apposito progetto di
legge sul protocollo n. 7, entro il 25 maggio 2014. Ma a distanza di
mesi da quella data, nulla è stato fatto. Il Protocollo n. 7 sulla
salvaguardia dei diritti fondamentali rispetto all’errore
giudiziario, è un’inadempienza che potrebbe portare a sanzioni.
E’
oggi inderogabile un progetto che ponga fine alla carenza normativa,
in caso contrario segnaleremo a livello internazionale questa
mancanza di San Marino. A due anni di distanza, mi chiedo questo se
lo intendono un metodo degno e se San Marino possa andare in riunione
plenaria parlando di diritti umani quando istanza resta senza
risposta. Pertanto chiedo un resoconto su Ginevra e un impegno
formale, se ci deve essere un clima collaborativo, di arrivare a una
bozza condivisa. Abbiamo il dovere morale di salvaguardare i diritti
umani e non di andare a Ginevra dicendo che è tutto a posto”.

Pasquale
Valentini, Segretario di Stato per gli Affari esteri
:
“Parto dai due quesiti. Primo, quello di Podeschi, sull’arresto
della Guardia di Rocca e sulle dichiarazioni del comandante.
Sull’arresto non ho molto da dire, siamo in attesa di una
comunicazione ufficiale per poter procedere agli atti conseguenti
della disciplina militare. Rispetto alle dichiarazioni del
comandante: ho cercato di parlarci, era facile che le dichiarazioni
portassero in inganno, dando impressione che si fosse a conoscenza
del reato per cui la guardia è stata arrestata. Invece le
dichiarazioni derivavano dal fatto che quel militare aveva già avuto
sanzioni disciplinari, ma non per quella problematica, il comandante
era consapevole di quei problemi, non di quello che l’ha portato
l’arresto. Mi ha confermato che poteva immaginare che la persona
avesse delle fragilità, ma non altro.

Più
in generale, sull’uso di stupefacenti, non ho elementi per descrivere
la situazione reale del Paese su questo tema. La problematica ha
avuto in alcuni momenti un grande risalto, ultimamente sembra non
averne, ma non significa che i fenomeni non esistano. A maggior
ragione dobbiamo sapere come le vicende ci toccano, è un
approfondimento che si deve fare.

Sull’intervento
del consigliere Zeppa: rispetto all’esame periodico sui diritti
umani, che il nostro Paese ha ogni 4 anni, credo che il resoconto sia
già disponibile sul sito dell’Upr, l’organismo che conduce per conto
del Consiglio queste cose, il nostro Paese è stato esaminato da 35
Paesi e dalle commissioni stesse dell’Onu. Non ci sono stati
interventi che segnalassero problematiche particolari anzi, in
generale sono stati interventi di compiacimento perché rispetto al
2010 passi avanti sono stati fatti con il recepimento di molte
convenzioni. Poi naturalmente ogni Paese fa delle raccomandazioni in
ordine alle proprie sensibilità, la maggior parte sono inviti a
continuare il percorso per completarlo. Non mi risultano rilievi sul
protocollo 7. Non è vero che su questo tema siamo inadempienti, c’è
l’impegno a sottoscrivere anche quel protocollo, il tema è l’errore
giudiziario e il risarcimento e il nostro ordinamento ha una
legislazione su questo aspetto quando c’è dolo e colpa del giudice.
Il protocollo prevede ed estende il risarcimento anche senza il
riconoscimento della responsabilità del giudice. E’ comunque una
problematica che abbiamo in molti adeguamenti: in molti casi il
paradigma con cui veniamo esaminati fa riferimento ad altri Paesi in
condizioni diverse, non avere alla lettera lo stesso tipo di
organismo o dizione è motivo di raccomandazione, ma non significa
che siamo totalmente inadempienti. Ciò non significa che il
recepimento del protocollo non vada fatto, siamo già all’opera, e
fatte le dovute verifiche prometto di impegnarmi. La stessa cosa vale
per la modifica della legge di residenza, i ritardi sono dovuti al
fatto che abbiamo avuto in sede politica impegni su altri fronti, ma
non c’è alcuna obiezione al confronto. Vorrei che soprattutto la
legge sulla residenze fosse già portata in prima lettura nel
prossimo Consiglio e che la commissione ne fosse investita prima
della fine dell’anno.

Passo
alle comunicazioni che volevo dare: la prima riguarda un
cambiamento di incarichi nel dipartimento esteri, con la proposta di
affidare a Silvia Berti, segretario d’ambasciata, funzioni di
responsabilità nella Direzione del cerimoniale diplomatico in quanto
il titolare, Marcello Beccari, è stato incaricato a rappresentare in
modo permanente a Ginevra la Repubblica di San Marino e dal primo
gennaio 2015 sarà capo missione con residenza. Berti diventa
responsabile del cerimoniale, non le viene affidata direzione, le
viene elevato il grado da segretario a consigliere di Ambasciata.

La
seconda riguarda tre memorandum sottoscritti: il primo con il
ministero degli Affari esteri del Kazakistan, a seguito della visita
con il segretario Arzilli in quel Paese e degli incontri avuti con i
rispettivi ministri. Il memorandum crea le condizioni perché nuove
relazioni con questo Paese possano sviluppare. Il secondo memorandum
è l’intesa con il ministero Affari esteri Kirghizistan, non fa altro
che ribadire intenti e volontà reciproca di creare occasioni di
intesa tra i Paesi. Ultimo e analogo, è il memorandum con il
ministero degli Affari esteri della Mongolia, abbiamo recepito una
manifestazione di interesse per sviluppare forme di collaborazione.”

Comma
2.
Esame della
Convenzione per il regolamento delle controversie relative agli
investimenti tra Stati e cittadini di altri Stati, adottata a
Washington il 18 marzo 1965;

Pasquale
Valentini, Segretario di Stato per gli Affari esteri
:
“E’ convenzione adottata a Washington nel ’65, noi l’abbiamo
sottoscritta l’11 aprile 2014, ha un’importanza notevole per la
tutela degli investitori, per questo la portiamo alla presa d’atto e
alla ratifica in Consiglio grande e generale”.

La
Commissione prende atto.

Comma
3

Esame,
ai sensi dell’art.l, ultimo comma, della Legge n.13j1979 così come
modificato dall’art.l della Legge n.l00j2012, delle Convenzioni e
Protocolli internazionali in materia di contrasto al terrorismo:
sono 13

Pasquale
Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri:

“Comprenderete l’importanza della ratifica di queste convenzioni
che sono tutte in materia di contrasto al terrorismo. Da tempo
eravamo pronti nel ratificarle e, viste anche le sollecitazioni che
ci vengono a livello internazionale, sul fatto che il nostro Paese
non abbia vulnerabilità, si è cercato di accelerare il percorso di
ratifica. Alla fine si sono indicate oltre le convenzioni anche
quattro dichiarazioni che individuano quali sono gli organismi di
riferimento in Repubblica per l’adempimento e la messa in opera della
convenzioni. Non starei ad illustrarle una per uno, c’è tutto nella
relazione, sono convenzioni che si sono accumulate nel tempo, San
Marino si rende conforme. Anche se ci sono problematiche che paiono
estranee, è bene non avere vuoti normativi”.

La
Commissione prende atto di tutte le convenzioni sottoscritte.

San
Marino, 3 novembre 2014/01

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