E’ arrivata ieri la sentenza sui presunti permessi di soggiorno ‘facili’ che venivano rilasciati ad immigrati, e che vedeva sul banco degli imputati due poliziotti dell’Ufficio immigrazione della questura di Rimini e l’ex dipendente di un’impresa di pompe funebri, Bruno Cappelli. I fatti risalgono al 2002 e furono scoperti grazie ad un albanese che aveva denunciato il fatto che gli erano state richieste 500mila lire per poter accelerare la sua pratica.
I tre sono stati condannati: due anni per concussione ai due poliziotti dell’ufficio immigrazione e due anni e otto mesi per concussione e due anni per usura a Bruno Cappelli.
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