Alessio Muccioli (Segretario FUPI-CSdL): ‘Stato: appaltare conviene sempre?’

Alessio Muccioli (Segretario FUPI-CSdL): ‘Stato: appaltare conviene sempre?’

È un giudizio diffuso, o meglio un pregiudizio, che i beni e i servizi statali abbiano come caratteristica principale la scarsa qualità e gli alti costi rispetto a quanto fornito dal settore privato. Tale affermazione poteva essere difficilmente verificabile fino a qualche tempo fa, quando lo Stato si affidava molto meno all’opera esterna.

Negli ultimi anni, tuttavia, la massiccia esternalizzazione e la messa in appalto di funzioni e servizi che un tempo erano forniti dalla struttura pubblica, impongono riflessioni se questa sia, effettivamente, la strada migliore da percorrere per una buona amministrazione. Visto che anche a San Marino lo sport nazionale è sempre quello di “sparare a vista” su tutto ciò che è pubblico, sarebbe quindi opportuno capire se i servizi che oggi vengono “esternalizzati” rispondono a quei criteri di efficienza ed efficacia e rappresentino o meno un vantaggio competitivo rispetto alla gestione statale. Dobbiamo cioè capire se e quanto risparmiamo, e che tipo di servizio abbiamo in ritorno, e se questo sia qualitativamente adeguato e tale da giustificare la spesa sostenuta.

E allora come tacere, ad esempio, sul costo dell’appalto del servizio pulizie all’ISS, che nel 2011 è costato 1.385.000 Euro? Considerando che un addetto alle pulizie viene pagato 1400 Euro circa al mese (inizio carriera), quante persone avremmo potuto pagare con tale budget senza rivolgerci ad un servizio esterno? Facendo un calcolo molto approssimativo, possiamo dire che avremmo pagato oltre 50 operatori per un anno di lavoro. È lecito e sensato pensare che con un numero presumibilmente inferiore di addetti all’interno della struttura pubblica, si potrebbe svolgere lo stesso servizio, quindi con un risparmio significativo.

Sempre per restare in quella struttura, rileviamo che l’appalto per la manutenzione ordinaria degli impianti elettrici, sempre nel 2011, è costato 325.000 Euro; siamo sicuri che non avremmo risparmiato di più pagando un paio di addetti della struttura pubblica, peraltro previsti per organico?

Di esempi ce ne sono una marea; dalle numerose convenzioni sparse per tutta la PA, alle varianti dei piani particolareggiati assegnati a professionisti esterni alla Pubblica Amministrazione, quando questa è dotata delle stesse professionalità deputate a svolgere tali compiti; varianti che vanno dai 36.000 Euro per progettare l’area Giardino dei Liburni, ai 12.000 Euro per la variante che interessa il nucleo storico di Valdragone, a quella che riguarda due zone di Città e il piazzale della stazione, per le quali sono stati spesi altri 26.000 Euro, oppure gli altri 15.000 spesi per il loggiato di Via Garibaldi.

Come non parlare poi, delle tante consulenze pagate a professionisti privati; siamo sicuri che siano tutte necessarie? E tutti i soldi spesi per le varie campagne di promozione dell’immagine di San Marino, che tipo di ritorno economico hanno? Domande che esigono risposte, soprattutto in tempi di spending review.

 

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