Alice Mizzau, nuoto, 19 anni alle olimpiadi. Corriere dellla Sera, Roberto Perrone

Alice Mizzau, nuoto, 19 anni alle olimpiadi. Corriere dellla Sera, Roberto Perrone

CORRIERE DELLA SERA

Alice e una staffetta per
stupire «Questi Giochi sono solo l’inizio»

“Nuoto da quando ho 2 anni. All’inizio pensavo che la Pellegrini fosse un’icona, invece ho scoperto che è una persona come le altre”

Roberto Perrone

 


Alice non viene dal Paese delle Meraviglie. Le meraviglie,
al massimo, le vorrebbe fare. Alice Mizzau, 19 anni, viene da Beano, Udine.
Tosta il giusto per affrontare la sua prima Olimpiade da staffettista della
4×200 sl, con la rabbia, più che il rimpianto, per aver mancato la prova
individuale di 5 centesimi.
Alice, quando ha cominciato a quale nuotatrice pensava?
«A Federica Pellegrini».
E quando l’ha conosciuta?
«I primi tempi era molto difficile rapportarmi con lei: era un’icona. Ora è
molto più semplice, è una persona come le altre. Non fa pesare il palmarès.
Anche se lo facesse, andrei per la mia strada».
Lei è la futura Federica Pellegrini.
«No, io sono Alice Mizzau. Al massimo la futura Alice Mizzau».
Giusto, però le premesse ci sono tutte. A cominciare dall’allenatore, Max Di
Mito, lo stesso di Fede ragazzina.

«Con Max c’è un buon rapporto, una bella sintonia. Personaggio un po’
particolare, ma ci siamo capiti fin da subito».
Alice carattere di ferro.
«Non faccio commenti su me stessa, ma è vero, mi hanno sempre considerata
determinata. Viene dalla mamma».
Altre caratteristiche?
«All’inizio sono riservata. Da vera friulana prima devo tastare».
L’Olimpiade è qua. Lei è una delle staffettiste della 4×200.
«Sono e siamo pronte, abbiamo gli ultimi ritocchi. Io sono mentalmente
tranquilla, ho l’intenzione di nuotare il mio tempo migliore. Sono convinta,
anche se un po’ amareggiata per quei 5/100 che mi hanno tolto la prova
individuale. Il prossimo anno lo farò».
È una minaccia?
«No, una promessa».
Prima Olimpiade.
«Sinceramente non so cosa aspettarmi. Quelli che ci sono già stati ti
raccontano tutti cose diverse. Come dice la canzone: lo scopriremo solo
vivendo».
A proposito, è più Oasis o Take That?
«Più Oasis».
Mizzau da dove viene?
«È un cognome austro-ungarico, anche se sembra sardo. Beano è un borgo di 420
abitanti, a metà tra Udine e Pordenone. Una realtà minuscola, a cui però sono
molto legata. Il comune è Codroipo».
Terra di caserme.
«Infatti quando dico Codroipo, trovo sempre chi dice: lì ho fatto il militare».

Il primo tuffo?
«Mia sorella Angela, più grande di 7 anni, aveva paura dell’acqua, così i miei
genitori, Ida e Manlio, per evitare il bis mi hanno portata presto: a 2 anni».
Sua sorella ha superato la paura?
«Eccome, è diventata maresciallo dei carabinieri. Entra molto nella parte,
meglio non averci a che fare».
Ha fatto solo nuoto?
«Un po’ di danza classica perché andava di moda, ma non faceva per me. Ho
girovagato, ora mi alleno a San Marino, una realtà tranquilla; vivo da
sola».
Piatto più gettonato?
«Pane e nutella».
E la mamma, quando torna a casa, che cosa le prepara?
«Una bella grigliata di carne».
Che cosa si aspetta dall’Olimpiade?
«Un grande evento e anche grandi prove. Ci metterò anche il cuore. Per me
questo è un punto di partenza».
Federica farà un anno sabbatico, solo staffette.
«Peccato. Volevo misurarmi con lei, spero che qualche prova individuale la
faccia. È un esempio».
Cosa vuole fare da grande?
«Vorrei studiare psicologia. Ma per ora me la prendo calma».
Dobbiamo credere al progetto 4×200 femminile?
«Penso di sì. Io Federica, Alice Nesti e Diletta Carli siamo giovani. Abbiamo
da lavorare, ma anche un futuro, credendo in noi stesse».
Ha già programmato le vacanze?
«Eccome. A Formentera con il moroso. Emanuele, ex nuotatore, Sanmarinese. Con lui mi trovo bene».
Sarà lui che si troverà male, con questa ragazza tosta.
«A volte sì, me lo dice anche. Ma è lui che m’ha scelta».
Roberto Perrone

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