Le premesse
La crisi del modello tradizionale di partito, comune a molti paesi
democratici, ha costituito per noi motivo di riflessione.
I partiti, finché hanno svolto il loro ruolo di proposta e di dibattito
attorno a grandi opzioni ideali, sono stati elemento insostituibile
della società democratica ma non esclusivi rappresentanti della
società civile che è più dinamica e articolata.
Oggi anche a San Marino si va consolidando una nuova forma di partito/stato
che tende ad invadere, e di fatto ciò è già avvenuto, gli spazi
della società con la conseguenza che il criterio della fedeltà al
partito, e spesso al partito/stato, è più forte rispetto ai criteri
della competenza e della onestà.
Oggi una gestione clientelare del potere senza alcun obiettivo,
se non il potere stesso, invade pesantemente le aggregazioni sociali,
appiattisce i ruoli, determina l’asservimento del cittadino, destabilizza
i criteri di moralità e di equità, toglie energie alla sana imprenditorialità,
favorisce una economia spesso fasulla e senza competizione, sperpera
il denaro pubblico creando gravi squilibri con il settore privato
con dannose conseguenze sull’intero sistema. Se preverrà questa
tendenza, la democrazia sarà poco più che una finzione.
A questo disegno, dannoso per il Paese e contrario anche alle stesse
idealità che i partiti dicono di rappresentare, noi opponiamo una
proposta semplice e coerente.
Chi siamo
Alcuni tra noi hanno dato in passato la loro adesione ed il loro
impegno a valori ideali dentro un partito di cui hanno condiviso,
in forme dialettiche, programmi ed azioni: è una testimonianza positiva
che non rinnegano.
Altri, lontani da esperienze partitiche ma ugualmente partecipi
ai valori democratici, operanti nella società nell’ambito culturale,
sociale ed economico, hanno maturato la volontà di un impegno più
diretto sul terreno politico. Insieme abbiamo costruito una aggregazione
di persone libere, senza tessere, con regole semplici, attorno a
valori alti di riferimento e ad un programma realistico.
Insieme vogliamo dare vita ad un impegno politico nuovo con l’apporto
delle diverse identità culturali e politiche, in un confronto senza
verità prefabbricate, per valorizzare e per stimolare una reale
partecipazione.
I temi fondamentali
Ci impegniamo nell’opera di riforma delle istituzioni, non dimenticando
le nostre peculiarità statuali, per determinare regole valide, credibili
ed applicabili per uno Stato di cui tutti i sammarinesi possano
sentirsi cittadini, con uguali diritti e doveri.
Condizioni fondamentali saranno la separazione dei poteri con una
puntuale definizione delle competenze e dei limiti del Congresso
di Stato e della funzioni di controllo sugli atti del Governo da
parte del Consiglio Grande e Generale e l’effettiva indipendenza
della magistratura. Perseguiremo l’obiettivo di una legislazione
chiara sulle incompatibilità sia per evitare il cumulo delle funzioni
che accentrano il potere in poche persone, sia per valorizzare il
ruolo proprio di ogni organismo e primo tra tutti il Consiglio Grande
e Generale.
Riteniamo che il referendum, quale espressione diretta e autentica
della volontà popolare, non possa essere asservito al potere politico
ma debba trovare una più ampia valorizzazione. Sosteniamo la modifica
della legge elettorale affinché il diritto/dovere del voto sia sempre
più espressione libera e vera dei cittadini sammarinesi e non pura
merce di scambio.
Ci richiamiamo alla cultura di una sana economia di mercato che,
ancorata ai valori della solidarietà, esalti le capacità individuali
e la dignità del lavoro. Rifiutiamo la tendenza oggi dominante nel
nostro Paese all’assistenzialismo generalizzato che brucia risorse
di tutti e che crea un costume negativo.
Lo Stato deve selezionare il proprio ruolo di gestore di attività
economiche riconducendo le sue funzioni a quelle di oculato e trasparente
erogatore di servizi con criteri di economia e di efficienza.
Ci impegniamo per la salvaguardia della libertà di informazione
che il potere politico cerca di condizionare. I nuovi strumenti,
seppur limitati, di comunicazione di cui il Paese sta per dotarsi
non dovranno costituire l’occasione di nuove spartizioni partitiche
ma di effettivo pluralismo. Mentre continua una urbanizzazione disordinata
legata alle spinte più disparate, giunti molto vicino al livello
di guardia nell’uso del territorio dell’ambiente, è necessario sensibilizzare
il Paese al di là delle visioni egoistiche per creare un assetto
compatibile con la nostra dimensione territoriale.
Riteniamo che le tradizioni migliori della Repubblica non debbano
essere un alibi per un conservatorismo fuori tempo, ma uno stimolo
per rendere attuali i valori della identità di Stato pur consapevoli
delle nostri dimensioni.
Il senso morali del nostro impegno è testimoniato dal rifiuto di
comode posizione nelle strutture dei partiti e nell’affrontare,
senza altra forza che la nostra personale onestà politica, una difficile
strada solo ed esclusivamente nell’interesse generale del Paese.
Sammarinesi,
Alleanza Popolare dei Democratici Sammarinesi, nell’affidare questo
messaggio a tutti i cittadini, assume il solenne impegno della coerenza
tra le parole e i fatti, testimoniando così l’attaccamento alla
democrazia, alla libertà ed al bene della Repubblica.
San Marino 22 Febbraio 1993.
I Firmatari
Agazzi Marina, Bigotto Maria Rosaria, Bindi Fernando, Bollini Ezio, Bollini Loredana, Casadei Gabriella, Casali Libero, Ceccoli Daniele, Cesarotti Maria Rosaria, Ciavatta Valeria, Coleman Bruschi Susan, Ercolani Doriano, Eusebi Franca, Farinelli Miriam, Fasola Maria Grazia, Fiorini Lea, Franciosi Carlo, Franciosi Fabio, Franciosi Gianluigi, Gasperoni Giorgio, Ghironzi Giancarlo, Ghironzi Rita, Grassi Enrico, Johansson Ulla, Magi Maria Luisa, Maiani Marino, Martelli Rosolino, Masi Augusto, Masi Marina, Masi Tito, Michelotti Amedeo, Michelotti Giovanni, Morganti Maria Giuseppe, Mularoni Antonella, Renzi Pier Luigi, Sansovini Luciano, Selva Gianni, Selva Vincenzo, Silvagni Gian Battista, Taddei Pierpaolo, Venturini Mario, Zonzini Luciano, Zonzini Maria