Anna De Martino del Nuovo Quotidiano di Rimini: Nel covo di via Teodorico alle Celle trovati soldi, droga e armi. / Oggi l’interrogatorio di garanzia /
Il killer era pronto a una lunga latitanza
/ Nascosto in un paese del Teramano aspettava la mamma, ma e’ arrivata la polizia /
Perché Marco Zinnanti, 22 anni di Rimini, abbia sparato al tassista resta un mistero
RIMINI. Voleva punire qualcuno.
Voleva sfogare la rabbia e
per farlo gli sarebbe bastato un
solo futile motivo. Una risposta
negativa, un’occhiata storta.
Sotto i colpi del fucile calibro 12,
impugnato da Marco Zinnanti,
22 anni, arrestato mercoledì sera
dalla polizia di Rimini in un
paesino del Teramano, c’è finito
Leonardo Bernabini, 55 anni
tassista abusivo. Ma poteva toccare
a qualcun’altro. L’indagine
lampo degli agenti della squadra
mobile riminese ha messo fine
alla latitanza che il 22enne si immaginava
molto più lunga. Il
blitz, scattato intorno alle 19.30,
ha anche messo fine alla paura
che a Rimini vi fosse un uomo,
fuori di sé, pronto ad uccidere
per un nonnulla. La polizia è arrivata
prima che la mamma del
22enne arrivasse a prenderlo.
L’appuntamento era nella piazza
del paesino di montagna dove
Zinnanti aveva trovato rifugio
in casa di un amico. L’hanno
sorpreso in strada, mentre
aspettava da un momento all’altro
di vedere l’auto che gli avrebbe
consentito di proseguire la latitanza.
Era disarmato, senza documenti e ha opposto scarsa
resistenza all’arresto. “Un ‘ operazione
difficile”, ha detto il
questore Oreste Capocasa riconoscendo
l’ “eccellente” lavoro
della squadra mobile. Zinnanti
infatti poteva essere armato e
avrebbe potuto reagire con violenza
se scoperto. Tutto lascia
infatti supporre che, con l’aiuto
dei famigliari stesse progettando
di cambiare covo, di spostarsi
e scomparire nel nulla. I poliziotti
invece sono arrivati proprio
prima che la mamma lo potesse
prelevare nella piazza del
comune di Rocca Santa Maria,
un piccolo borgo su una strada
statale. Ideale per nascondersi. La casa di Via Teodorico a Rimini: armi, soldi
(oltre 75mila euro in contanti),
droga (un chilo di hashish e 60
grammi di cocaina) oltre ad un
volume dal titolo esplicito “Coca
e cocaina” e il “Mein Kampf”
di Hitler. (…) Omicidio
avvenuto per impeto, per un
motivo che solo quando il ragazzo
deciderà di parlare, e forse lo
farà oggi davanti al gip, si capirà.
Quello che è stato appurato fino
a questo momento è che Zinnanti,
all’uscita del Classic alle 9
di domenica mattina, dopo aver
discusso con i buttafuori, chiede
un passaggio ad un tassista che
si rifiuta. Zinnanti era fuori di sè
e il tassista per paura si sottrae.
Quando lo chiede a Bernabini,
questi accetta. Forse non lo conosce
bene e non lo teme. (…)
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