Rimini. E’ polemica sul decreto sviluppo due del governo. Corriere Romagna

Rimini. E’ polemica sul decreto sviluppo due del governo. Corriere Romagna

Corriere Romagna: Le associazioni di categoria si schierano contro la proposta del governo. Rinaldis (Aia): ‘Una follia’. Di Angelo (Confcommercio): ‘Cosi non si combatte l’evasione’ /
Bancomat sopra i 50 euro, e’ rivolta /
Pagamenti elettronici obbligatori, albergatori e commercianti: una rovina per il turismo

RIMINI. Via i contanti, avanti tutta con i
pagamenti elettronici e l’utilizzo del bancomat.
A partire da importi superiori ai 50
euro. E’ un’’ipotesi ancora al vaglio ma già
rientrata nella bozza del Decreto sviluppo
2, con cui il governo punta a rilanciare l’economia. (…)

Una decisione che, secondo
le prime indiscrezioni da Roma, potrebbe
concretizzarsi già dal primo luglio prossimo
e introducendo così una vera e propria
rivoluzione. Che a Rimini e dintorni
le associazioni di categoria hanno respinto
in blocco.
A cominciare da Richard Di Angelo,
presidente provinciale di
Confcommercio, pronto a
schierarsi contro senza il
minimo indugio. «Vorrei
usare un’espressione forte
ma mi limito a dire che si
tratta di una stupidaggine
di proporzioni infinite»,
sbotta, «un modo per mettere
il bastone tra le ruote
alle piccole imprese in un momento dove
la crisi economica sta mettendo in ginocchio
un numero enorme di attività». (…)

Stesso scetticismo da parte di Mirco Pari,
segretario provinciale Confesercenti,
che spiega: «Se alla fine si arriverà davvero
all’obbligo di pagamenti elettronici,
la scelta potrebbe tradursi in un vero e
proprio regalo alle banche: il rischio è che
le commissioni da pagare per ogni transazione
elettronica potrebbero riversarsi
a valle, ai clienti». (…)

Una posizione, quest’ultima,
condivisa anche da Patrizia Rinaldis, Associazione italiana
albergatori (Aia),
che va diretta: «Per il momento
è un’ipotesi e l’auspicio
è che resti tale: siamo
alla follia». Il motivo?
Eccolo: «Serve agevolare
la circolazione del denaro
e non creare ostacoli all’economia
– precisa la Rinaldis
-. Soprattutto non si può pensare
che la grossa evasione sia quella da bar
con cifre sopra i 50 euro». Alessandro Giorgetti, presidente di Federalberghi
Emilia Romagna, fa invece un
passo avanti e punta il dito contro la possibile
mancanza di legittimità costituzionale.
«Così come è stata presentata – tuona
senza mezze misure – l’ipotesi del decreto
sviluppo mi sembra che limiti le persone
ad avere denaro contante, costringendole
a possedere il bancomat: comprese le signore
di 80 anni che magari non sanno
nemmeno cos’è un bancomat». (…)

 

 

 

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