Alleanza Popolare a difesa di Banca Centrale

Alleanza Popolare a difesa di Banca Centrale

Non sarà sfuggito a chi non si lascia andare ad isterismi, come ultimamente capita ad alcuni esponenti di Sinistra Unita, ma analizza razionalmente la realtà, che per quanto riguarda il governo del sistema bancario e finanziario del nostro Paese finalmente le cose sono cambiate. Infatti, le autorità di controllo intervengono tempestivamente e non, come avveniva in passato, quando diventava inevitabile in conseguenza di iniziative delle autorità italiane. La vicenda Fincapital è un esempio, come ve ne sono altri. Molte società non più in linea con i parametri di trasparenza ed operatività hanno cessato le proprie attività. Finalmente vi è uno sforzo considerevole per effettuare, e non solo annunciare, controlli ed ispezioni serie a carico dei soggetti vigilati. Entro il 2012, infatti, tutti i soggetti vigilati avranno avuto almeno un’ispezione, poiché a tutt’oggi qualcuno di essi – incredibilmente dopo tanti anni – non è mai stato controllato. E non solo controlli sul rispetto delle normative bancarie, ma anche indicazioni su come meglio applicare le nuove norme sulla trasparenza ed il rispetto dei parametri internazionali a cui il nostro Paese fa riferimento. Ora, con la nomina del nuovo responsabile della vigilanza i vertici di Banca Centrale sono di nuovo al completo.
Il passato (che nessuno dotato di un poco di razionalità e buon senso rimpiange) ci ha lasciato in eredità varie vicende che sono costate molto care, in termini economici e di credibilità, a tutti i sammarinesi.
Il dimissionamento dell’ex responsabile della vigilanza di Banca Centrale e le dimissioni volontarie – nella confusione di motivazioni, lettere contraddittorie ed amenità varie – dell’ex presidente ed ex direttore, hanno sicuramente complicato i rapporti con l’Italia. Ma anche altre situazioni hanno pesantemente danneggiato il nostro Paese.
La vicenda Banca del Titano, scandalo scoppiato a seguito di indagini di autorità italiane, è costato 1000 euro ad ogni sammarinese, bambini compresi. Il Governo e la Banca Centrale di allora hanno letteralmente regalato 30 milioni d’euro agli azionisti della Banca del Titano, senza chiedere in cambio nulla di nulla, né azioni né garanzie.
La vicenda Cassa di Risparmio-Delta, che si è abbattuta pesantemente sul nostro Paese, forse poteva essere evitata se nell’estate del 2008, quando si superò di molto i limiti di certi investimenti in Delta in violazione della legge bancaria, la Banca Centrale di allora fosse intervenuta per chiedere il rispetto della legalità. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Infine nella vicenda Asset Bank, ben poco onorevole per il nostro Paese, le autorità bancarie del tempo hanno dimostrato più volte la propria impotenza ed incapacità di intervenire in maniera incisiva, a tutela del sistema.
Peccato che nel momento in cui tutto questo può essere lasciato alle spalle, vi è chi non trova di meglio che fare le solite polemichette politiche, senza riguardo per gli interessi del nostro sistema finanziario e del nostro Paese.

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