‘All’ombra del Titano’, l’inchiesta di Davide Maria De Luca

‘All’ombra del Titano’, l’inchiesta di Davide Maria De Luca

Pubblicata on-line (la trovate qui) l’inchiesta di Davide Maria De Luca, studente presso l’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino, sulla Repubblica di San Marino che ripercorre in maniera dettagliata le vicende legate a Fincapital e a Francesco Agostinelli.

La forza di Agostinelli, il modo che ha di imporsi sulle sue vittime,
scrivono i magistrati, deriva dalla paura che incutono le sue amicizie e
le sue frequentazioni. Come quando Agostinelli racconta di essere nel
traffico della droga. Elena dice ai magistrati di avergli sentito fare
più di una volta discorsi su partite di droga da vendere. Oppure come
quando racconta di andare spesso a Casal di Principe,
dove dice di avere molti amici. Anche i complici dell’urbinate fanno
parte dell’immagine dell’imprenditore senza scrupoli alleato con gente
pericolosa. Il suo guardiaspalle è siciliano e gira armato di pistola.
Con Agostinelli ci sono spesso due campani doc, Massimo Venosa e Pasquale Maisto (che
saranno poi arrestati insieme a lui). Sono entrambi casertani. Elena li
vede tutti insieme, un giorno in cui va a trovare Agostinelli nel suo
ufficio. Stanno guardando la tv, sono tesi. In televisione passa la
notizia dell’arresto del boss casalese Antonio Iovine. Ancora più agitati sono a dicembre, quando a finire dietro le sbarre è Sigismondo di Puorto. Elena sente Agostinelli molto preoccupato. Salvatore di Puorto, fratello del boss arrestato, è uno dei complici di Agostinelli.

Torniamo a quel primo incontro tra la vittima Burgagni e il suo
aguzzino Agostinelli, l’incontro del foglio “ti uccido”. L’urbinate
accoglie il sammarinese come un capo, in un bell’ufficio al secondo
piano dell’edificio Fincapital. Intestata alla
finanziaria è anche l’Audi sulla quale gira di solito. In Fincapital
sembra che faccia lui il bello e il cattivo tempo. Ma la società non è
sua. Il proprietario occulto, che la controlla tramite dei prestanome, è
Livio Baciocchi, finito dentro dopo un indagine della Dda di Napoli che
lo accusa di aver riciclato denaro per conto del clan Stolder. Ma
Baciocchi negli interrogatori racconta che alla fine del 2010 non
controllava più Fincapital. Era stato estromesso. Da Francesco Agostinelli.

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