Alternativa giovanile: gestione dei rifiuti

Alternativa giovanile: gestione dei rifiuti

COMUNICATO STAMPA

Martedì 7 Aprile le associazioni Don Chischiotte, Agenda 21, Quarta Torre, Liberamente, Oasiverde, Micologica e GAS Marino hanno incontrato Alternativa Giovanile per un confronto sulla delicata questione riguardante la gestione dei rifiuti.
Nell’incontro sono emerse importanti mancanze nell’attuale sistema, a partire dall’assenza di un piano di gestione lungimirante e adeguatamente strutturato, sia dei rifiuti solidi urbani sia dei rifiuti speciali.
La situazione di emergenza in cui si trova San Marino, in virtù delle richieste che arrivano dai vicini comuni italiani, necessita di azioni immediate, ma a ciò non deve impedire l’elaborazione di un progetto serio e concreto che preveda, fra l’ altro, la raccolta differenziata.
Uno dei temi centrali è stato proprio quello della raccolta differenziata, e dei metodi per incrementare l’ attuale 19%.
Su questo punto è emersa una forte perplessità sulla scelta dell’ A.A.S.S. di ripristinare le isole ecologiche, che anche se rappresentano un tentativo di migliorare la situazione, producono una raccolta di scarsa qualità, come dimostrano i dati divulgati dalla stessa azienda.
Sia per le associazioni che per Alternativa Giovanile la strada più efficace da intraprendere per un corretto sistema di raccolta separata, che permetta un riciclo dei rifiuti, rimane la raccolta “porta a porta” (anche considerate le dimensioni di San Marino e le esperienze di altre amministrazioni, anche limitrofe, che stanno avviando la sperimentazione).
Altra questione affrontata è stata quella riguardante la raccolta dei rifiuti nella pubblica amministrazione, dalla quale proviene un grandissimo quantitativo di materiale differenziabile come la carta. L’ idea in questo senso, è quella di prevedere l’obbligo di effettuare la raccolta differenziata nei luoghi di lavoro, sotto la responsabilità del dirigente.
Le associazioni e Ag rinnovano l’invito per un confronto con le Segreterie interessate, che fino ad oggi non si sono proposte ne di accettare le 6 associazioni per un incontro di approfondimento e nemmeno di smentire le voci che vorrebbero veder nascere un centro di incenerimento a San Marino, allo scopo di affrontare la delicata questione che compromette non solo il già delicato rapporto con l’Italia ma anche la stessa qualità di vita dei cittadini.
Le associazioni sono comunque fiduciose di poter a breve ottenere quell’incontro per il quale già da tempo hanno avanzato richiesta.

San Marino, 15 aprile 2009

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