Ammesso referendum Europa. Soddisfazione Comitato Promotore

Ammesso referendum Europa. Soddisfazione Comitato Promotore

Il Comitato Promotore del referendum propositivo sulla richiesta di adesione all’Unione Europea ha preso atto con soddisfazione della sentenza,  con cui il Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme ha dichiarato l’ammissibilità del referendum proposto.
La sentenza è esemplare quanto a chiarezza, precisione nelle motivazioni, nitidezza nel giudizio e ciò ci porta a ritenere che davvero, questa volta, si sia superato il punto di non ritorno e , dunque, che i cittadini potranno essere chiamati a decidere con il loro voto l’avvio della procedura per l’adesione della Repubblica all’Unione Europea.
Si dovrà pazientare ancora perchè  il referendum potrà tenersi solo dopo le elezioni politiche, che saranno anticipate al prossimo autunno.
In ogni modo i sammarinesi  possono essere certi fin da ora che:
 il referendum dovrà essere fissato in una domenica compresa fra il 180° ed il 270° giorno dallo svolgimento delle elezioni;
in caso di approvazione della proposta referendaria , il Governo  – entro il termine di 6 mesi – “è tenuto a redigere un progetto di legge volto a disciplinare, secondo i principi e i criteri direttivi approvati dal corpo elettorale, la materia che è stata oggetto di referendum”;
tale progetto di legge sarà sottoposto al Collegio Garante che dovrà valutarne la rispondenza  al quesito approvato e , se dichiarato conforme, dovrà essere sottoposto al Consiglio Grande e Generale nella prima seduta utile;
qualora il Governo volesse evitare il referendum, una volta indetto,  il Consiglio Grande e Generale dovrà approvare,  prima della data del referendum,  un’apposita legge  che recepisca il quesito referendario ed il Collegio Garante dovrà accertarne la conformità.
Una volta approvata la legge, i sammarinesi  possono essere certi fin da ora che:
il Governo dovrà inoltrare domanda di adesione all’Unione Europea entro un termine brevissimo, che sarà definito dalla legge;
il Governo sarà tenuto ad adempiere alle formalità di istruttoria e di negoziazione, previste dal Trattato dell’Unione, al fine di dare esecuzione in tempi ragionevolmente brevi  al completamento della procedura per l’adesione;
l’adesione all’Unione Europea potrà essere perfezionata esclusivamente dopo essere stata approvata dai cittadini tramite referendum confermativo di iniziativa consiliare.
L’obiettivo del Comitato Promotore del referendum in itinere, promotore anche del referendum interrotto per iniziativa del Governo nel febbraio dell’anno scorso, di un’istanza d’arengo e di una legge di iniziativa popolare respinte dal Governo e dal Consiglio Grande e Generale rispettivamente nel giugno 2011 e nel marzo 2012, era e rimane quello di sollecitare la presentazione a Bruxelles della domanda di adesione  della Repubblica all’Unione Europea.
L’apertura del negoziato per l’adesione è da ritenersi oggettivamente  più garantista  e più vantaggiosa  in questa fase di quanto non lo sia il processo di integrazione, finalizzato alla “conclusione di un accordo quadro che preveda l’accesso al mercato interno europeo” che veda da una parte l’U.E. e dall’altra la Repubblica di San Marino insieme a Monaco ed Andorra, così come fin qui perseguito dal Governo e di recente ribadito dal nostro Segretario degli Esteri al Presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso.
Sulla opportunità  di avviare la procedura per l’adesione all’U.E.  si è venuto delineando un consenso sempre più largo fra i cittadini e fra le loro rappresentanze organizzate,  al punto che oggi sostengono il referendum tutte le organizzazioni sindacali dei lavoratori dipendenti, alcune organizzazioni dei lavoratori autonomi, diverse forze politiche, alcune associazioni culturali e della società civile e la Consulta dei cittadini all’estero.
Il Comitato Promotore,  consapevole che il referendum ammesso obbligherà le forze politiche e le coalizioni,  che si misureranno nella prossima competizione elettorale,  ad interrogarsi e a dare una risposta nell’ambito dei rispettivi programmi elettorali alla domanda se San Marino possa immaginare di restare fuori dagli Stati Uniti d’Europa,  ringrazia tutti i cittadini e le organizzazioni che hanno sostenuto il referendum e dedica loro il risultato democratico conseguito con la pronuncia del Collegio Garante che ha ribadito che “la regola è rappresentata dal potere del Corpo Elettorale di pronunciarsi direttamente, secondo i principi di democrazia diretta – sia pure da contemperare con i poteri di rappresentanza del Consiglio Grande e Generale….”.
Il Comitato Promotore si rallegra, dunque, che sulla richiesta di adesione all’U.E. la parola sia tornata ai cittadini.

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