Amore infinito. La vita dopo la morte: Giada salva una bambina ucraina

Amore infinito. La vita dopo la morte: Giada salva una bambina ucraina

San Marino: una parte del fegato della 16enne vittima di un incidente, trapiantato a Torino su una profuga.

LORENZO MUCCIOLI – «Come un seme di grano dal quale si moltiplica la vita». Nel giorno più buio per San Marino, le parole del vescovo Andrea Turazzi sono una luce di speranza che inonda la chiesa di San Giuseppe, a Gualdicciolo, dove si celebra il funerale di Giada Penserini, la studentessa di 16 anni morta in un tragico incidente sulla Statale 16, a Rimini, insieme all’amico Simone De Luigi, 18 anni. (…) «Nostra figlia avrebbe voluto così: è un gesto d’amore che rispecchia in pieno il suo modo di essere». Con il cuore straziato e le lacrime ancora calde, i genitori hanno messo la loro firma sui moduli per l’espianto degli organi. Per una luce che si spegneva, lì nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale ‘Bufalini’ di Cesena, un’altra che si accendeva, sempre in un altro ospedale, le Molinette di Torino. Qui, nel cuore della notte, è arrivato il fegato donato da Giada. I medici lo hanno diviso a metà. La parte più piccola, quella sinistra, è stata impiantata in un lattante all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. La più grande, quella destra, è stata trapiantata sul rene della piccola profuga ucraina. (…)

Articolo tratto dal Resto del Carlino

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