Ams e Oasi Verde sul tema dei rifiuti

Ams e Oasi Verde sul tema dei rifiuti

Le Associazioni Oasiverde e Micologica continuano a partecipare ai lavori dell’Osservatorio dedicato al tema dei rifiuti: entrambe le associazioni di volontariato già dal 2006 si battono per una gestione dei rifiuti sammarinesi indirizzata al riciclo e al riuso per evitare il più possibile il ricorso all’incenerimento o alle discariche e limitare la nostra dipendenza dall’Italia.
Siamo entusiasti della decisione di aumentare la differenziazione dei rifiuti attuando il porta a porta, tuttavia ci teniamo a ribadire alcune perplessità, presentate nero su bianco all’Osservatorio in vari documenti.
È bene chiarire che le Associazioni hanno deciso di partecipare all’Osservatorio, riunitosi la prima volta il 4 Novembre 2013, anche in seguito agli obiettivi prefissati e scritti nella Legge che lo ha istituito. Entro 3 mesi, cioè entro febbraio, si sarebbe dovuto relazionare sulle strategie da poter adottare su questi temi: riduzione della quantità dei rifiuti prodotti; azioni di riuso e riutilizzo; maggiore efficienza dei processi produttivi. Il tutto con il preciso obiettivo di diminuire la quantità di rifiuti destinati allo smaltimento. A questo scopo, si sarebbe dovuto creare una “dettagliato Programma di Prevenzione della Produzione dei Rifiuti”.
Anche l’OdG approvato dal CGG nel marzo 2013 impegnava il Governo a riformulare il Piano Nazionale dei rifiuti secondo le seguenti direttive: adozione della “Strategia Rifiuti Zero”; accordi coi circuiti di filiera di recupero dei materiali riciclati; collaborazione con l’Università , le organizzazioni economiche e il Polo Scientifico Tecnologico per la riprogettazione degli oggetti non riciclabili; creazione di imprese per il riciclaggio e il recupero dei materiali; incentivare centri per la riparazione e il riuso dei materiali ancora in buono stato.
Ci teniamo a ribadire che il ruolo delle Associazioni è quello di fare proposte, che non pretendono di essere soluzioni ma che possano servire ad approfondire le tematiche rispetto agli obiettivi, alcuni dei quali non sono stati trattati finora, focalizzandosi principalmente sulla gestione della raccolta differenziata. Eppure la tendenza a liquidare con superficialità tali proposte, senza statistiche o dati concreti e credibili alla mano, ci fa capire sempre di più come a non trovare accoglimento siano proprio gli obiettivi stessi dell’Osservatorio. L’obiettivo principale dovrebbe essere  quello di minimizzare le quantità e i relativi costi di smaltimento attualmente a carico dei cittadini e delle imprese, ma non ci pare che sia questa la direzione intrapresa! Per questo l’Osservatorio richiederebbe un progetto completo, che non si fermi alla raccolta del rifiuto, ma che preveda a monte azioni di prevenzione, e a valle azioni che lo valorizzino come risorsa.
Ad esempio crediamo il porta a porta sia un ottimo strumento per la raccolta, ma se poi non si fa in modo che i rifiuti raccolti separatamente (plastica, vetro, metallo, eccetera) si trasformino in risorsa per lo Stato, si rischia che l’aumento dei costi per la raccolta si tramutino presto in aumento delle bollette per i cittadini.
Invece si sta partendo col porta a porta senza che l’Osservatorio abbia realizzato alcun programma che valuti benefici  tramite la destinazione dei materiali raccolti e senza valutazioni approfondite, ad esempio sull’applicazione della tariffa puntuale assieme a tale metodo di raccolta. Anche in Emilia Romagna, il nuovo Piano è chiaro: “la tariffa puntuale rappresenta uno degli strumenti più efficaci per raggiungere sia gli obiettivi di riciclaggio che quelli di riduzione, perché determina una maggiore responsabilizzazione dell’utente al momento dell’acquisto, orientando le preferenze verso i beni di consumo che usano imballaggi più contenuti e razionali”. Insomma il concetto è chiaro: più rifiuto indifferenziato produco e più pago. Ciò permetterebbe di premiare chi si impegna senza dover obbligare a fare la differenziata: semplicemente, chi differenzia risparmia!
Tuttavia anche questo argomento in Osservatorio è stato accantonato senza troppi approfondimenti, paventando al contrario un aumento lineare delle bollette e addirittura l’obbligo alla differenziazione per legge.
In Gennaio, con un documento, abbiamo anche proposto molti metodi per prevenire i rifiuti, eppure non solo questi temi non sono stati affrontati,  ma nell’ultimo Osservatorio abbiamo addirittura visto messo in discussione il nostro ruolo di libere Associazioni di volontariato.
Ci dispiace che il Segretario Lonfernini  interpreti  il nostro interessarci, richiedendo documenti, dati scritti o approfondimenti nero su bianco, come mancanza di volontà nel collaborare ma come intento di pura critica e di sfiducia. Ci spiace anche che creda che le Associazioni non debbano  esprimersi liberamente ma debbano preventivamente concordare le notizie da pubblicare. Siamo rammaricati se vede nel nostro impegno e nel nostro attivismo un fastidio o una minaccia, tanto da mettere in dubbio la sua futura presenza nell’Osservatorio qualora dovessimo continuare a partecipare attivamente ai lavori e a fare domande. Noi fungiamo anche da portavoce dei cittadini che spesso non capiscono quale sia lo scopo di determinate decisioni.
Semplicemente crediamo che il dialogo sia costruttivo anche nelle situazioni in cui le posizioni si contrappongono e non riteniamo che il fatto di essere nell’Osservatorio significhi dover accettare passivamente ogni decisione; oltretutto, dopo 5 mesi di incontri, praticamente nessuna decisione è stata presa collegialmente ed anche l’informazione ufficiale alla cittadinanza risulta carente.
Soprattutto quando si parla di rifiuti, un tema che lega il benessere, l’ambiente e la salute dei cittadini all’economia e al risparmio di risorse, ribadiamo l’intenzione di metterci in gioco come Associazioni di volontariato,  partecipando a qualsiasi iniziativa purché parta da un progetto serio, completo e credibile, come legge vorrebbe!
Associazione Oasiverde e Associazione Micologica

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