Anche Fabio Di Vizio (procuratore di Forlì, indagine Re Nero) sarebbe stato a Roma ieri ed anche lui in Banca d’Italia come i vertici della Banca Centrale della Repubblica di San Marino.
Il sequestro del danaro
destinato alla Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, prelevato dalla filiale Bankitalia di Forlì, ha dato effettivamente alla procura di quella città e alle indagini del procuratore Di Vizio una risonanza del tutto nuova.
L’episodio relativo alla Cassa di Risparmio pare sorga dal supposto mancato adeguamento delle procedure alle norme entrate in vigore in Italia a fine 2007. Mancato adeguamento che non può essere certo imputato solo alla Cassa di Risparmio e agli altri istituti di credito della Repubblica di San Marino, ma anche agli organi di vigilanza italiani in materia. Insomma si è verificato un ritardo nell’allineamento delle normative nei due Stati, che la procura di Forlì ha colto e denunciato per quanto riguarda l’aspetto giudiziario.
Ora si tratta di riportare alla normalità i movimenti di danaro fra gli istituti bancari dei due Stati agendo a livello tecnico con un dialogo franco fra le banche centrali dei due Stati previo il consenso dei rispettivi governi.