Secondo la Reuters La Svizzera ritiene che vi siano possibilità di “concludere un accordo fiscale con l’Italia” sul modello di quanto negoziato con Germania
e Inghilterra. Lo afferma il Consiglio federale in risposta a un’interpellanza parlamentare di Lorenzo Quadri secondo quanto riporta il sito Ticinoline.
Si legge su la borsaitaliana.it: Finora Berna ha firmato due intese, con la Gran Bretagna e la Germania. Pur
con le debite differenze, il meccanismo e’ simile: in cambio della garanzia
dell’anonimato dei clienti, le banche svizzere si impegnano a versare
un’aliquota secca dei capitali esteri depositati sui suoi conti compresa fra il
19% e il 35%. Secondo le stime piu’ prudenti fatte al Tesoro, un accordo ben
scritto potrebbe garantire 10 miliardi di euro una tantum, ai quali aggiungere i
proventi che arriverebbero ogni anno dalla imposizione dell’aliquota ordinaria
sui capitali. A questo accordo Monti ne vorrebbe aggiungere un altro con San
Marino.
Più diffusamente ne ha trattato su La Stampa Alessandro Barbera sotto il titolo: Fisco. Lotta all’evasione / Capitali all’estero, Berna apre a Roma / Il governo cerca una intesa simile con Gran Bretagna e Germania. Il Premier ne parlerà oggi con Merckel. Barbera ricorda che nella conferenza stampa di fine anno Monti aveva affermato: “un accordo con la Svizzera è una ipotesi che stiamo analizzando“. E nel corso dell’articolo, dopo aver detto della lettera inviata ieri al governo sammarinese per il tramite dell'”ambasciatore d’Italia sul Titano“, scrive la frase sopra riportata in rosso.
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San
Marino favorito dal nuovo standard (Fatca) di trasparenza fra Stati
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