Ancora ipotesi sulla riforma tributaria o fiscale. Agezia Dire Torre 1

Ancora ipotesi sulla riforma tributaria o fiscale. Agezia Dire Torre 1

FISCO. MINIMUM TAX PER SOCIETA’ CHE NON PAGANO TASSE VALENTE SPIEGA

RIFORMA IN COMMISSIONE: SCORAGGIARE AZIENDE FINTE 

 Controlli del fisco per le societa’ senza dipendenti e con utili pari a zero per piu’ anni consecutivi. E in caso di riscontri, i “soggetti non effettivi ne’ sostanziali” dovranno pagare la tanto temuta “minimum tax”.

 E’ una delle ipotesi che potrebbe essere introdotta dalla riforma fiscale al vaglio della segreteria di Stato per le Finanze, discussa oggi in Commissione finanze, riunita nel pomeriggio a Palazzo Pubblico. Nel corso della seduta, dedicata al proseguimento del dibattito sulle linee guida della riforma fiscale avviata lo scorso 25 maggio, i tecnici di Palazzo Begni, il consulente Pier Giorgio Valente e il coordinatore Luca Beccari, hanno risposto alle domande dei commissari, cercando di spiegare come, nella pratica, potrebbe delinearsi il provvedimento.     In apertura dei lavori, il segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, ha chiarito la tabella di marcia della “fase preliminare” del confronto con tutte le forze politiche sui principi dalla riforma. La commissione di oggi non sara’ conclusiva, solo nella prossima riunione, fissata a fine mese, si potra’ arrivare ad un’analisi del dibattito e a un ordine del giorno che “definisca le linee di indirizzo dell’articolato”. Il responsabile delle Finanze ha poi motivato la necessita’ dell’intervento in tempo di crisi: “Perche’ proprio ora e’ necessario consolidare il gettito fiscale- puntualizza- e perche’ una fiscalita’ chiara e certa e’ anche un fattore di attrattivita’ estera”.
    Valente e Beccari hanno risposto quindi ai dubbi sollevati da Gian Carlo Capicchioni (Psd) e Federico Pedini Amati sui rischi legati all’aumento di pressione fiscale e all’effettiva emersione dei redditi non dichiarati, illustrando anche gli esiti della verifica sui contribuenti sammarinesi. In particolare, rispetto ai soggetti giuridici, alcuni dati hanno evidenziato una fetta del 40% che “non paga imposte”. Se questi soggetti sono stati gli stessi negli ultimi cinque anni, “e’ corretto- spiega Valente- chiedere al contribuente il perche'”. Di qui la discriminante: se e’ in fase di ristrutturazione, se ha problemi con i concorrenti ma da’ lavoro e investe, “anche se il reddito e’ zero, questo soggetto va premiato”. Diversamente, la minimum tax dovra’ essere applicata ai soggetti che dimostrano di non avere dipendenti, che “non sono effettivi, ne’ sostanziali per l’attivita’ che conducono e che sono, in sostanza, soggetti a rischio” per il fisco, e quindi “e’ corretto che si facciano dei controlli”.
 Valente tranquillizza pero’ gli imprenditori: da un lato si punta ad un sistema fiscale che faccia fuggire “le aziende finte e artificiose” che possono provocare problemi per San Marino, dall’altro ad accertamenti e a una minimum tax che non scoraggino l’impresa senza reddito perche’ investe. Chi utilizza il proprio utile per investire in uomini e sviluppo, in sostanza, “non paga niente- conclude Valente- perche’ ha creato comunque vantaggi per San Marino”.
    Un altro tema invece e’ stato toccato in comma comunicazioni: il consigliere Denise Bronzetti (Psd) ha espresso alcune preoccupazioni sulle dichiarazioni “anti-Tremonti” rilasciate dal segretario di Stato per gli Affari esteri, Antonella Mularoni, e pubblicate oggi sul Corriere della Sera. “L’atteggiamento di scontro frontale- spiega- puo’ solo peggiorare la situazione”. Da parte del governo, assicura il segretario Valentini, “non c’e’ alcun cambiamento di strategia”. E anche se, ammette, nelle parole della coinquilina di Palazzo Begni “ci sono passaggi che possono sembrare contro il ministro Tremonti”, preferisce sottolineare i punti in cui non c’e’ polemica verso San Marino ma “un atteggiamento volto a cogliere le novita’ di norme e prassi”.
 L’aspetto rilevante, conclude Valentini, e’ che “viene dato atto del cambiamento, anche se resta il problema del mancato riscontro da parte del Mef”.

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