MAFIE. I DUBBI DEI MODERATI SULLA COMMISSIONE D’INCHIESTA ‘CON CRISI GOVERNO ANDAVA SCIOLTA E PRESENTATI I DATI’
Perche’ non sciogliere con gli altri organi politici anche la commissione d’inchiesta sul possibile connubio politica-malavita e presentare subito i dati raccolti?
E’ il grande dubbio che attanaglia i Moderati, probabilmente anche per la possibilita’ che quanto emerso nei mesi di indagine possa essere utilizzato come arma da campagna elettorale. “Non sono tranquilla, l’attivita’ di indagine non prosegue eppure la commissione si riunisce quotidianamente- spiega alla stampa il consigliere Angela Venturini- i metodi mi piacciono poco, ci sono troppe forzature”.
Il partito terra’ dunque gli occhi aperti e, in attesa che i risultati siano presentati nel Consiglio grande e generale di settembre, si tiene i suoi “grossi dubbi. Oltre a Fincapital e Vallefuoco” c’e’ altra carne sul fuoco. “Verificheremo il prodotto finale”, conclude Venturini, ma di certo “la questione morale e’ stata chiusa in un tempio segreto”. I Moderati, dopo avere dato il la’ alla crisi di governo attraverso le dimissioni del loro segretario di Stato, Romeo Morri, si preparano alla campagna elettorale, che “sara’ molto pesante”, e’ convinto l’ex titolare della Cultura: “Dovremmo invece volare alti, evitare gli scontri personali e dire le cose come stanno, con chiarezza”. Nessuna decisione e’ ancora stata presa sulla coalizione con cui presentarsi e sulla lista di candidati. Tutto rimandato a dopo ferragosto. Di certo, aggiunge Venturini riferendosi alla coalizione formata dagli ex alleati del Patto e dal Partito dei socialisti e dei democratici, “giocare solo sui grandi numeri non e’ sempre positivo. Per vincere le elezioni ci vuole altro. I programmi di governo saranno fotocopiabili per cui la differenza la faranno le persone e l’azione riformista”