Annalisa Boselli di Corriere Romagna San Marino. Marco Gatti: Il Pdcs: un registro per segnalare i morosi

Annalisa Boselli di Corriere Romagna San Marino. Marco Gatti: Il Pdcs: un registro per segnalare i morosi

Corriere Romagna San Marino

Il segretario democristiano interviene dopo la campagna
lanciata dalla Cdls
che chiede di rendere pubblici i nomi di chi non paga la
monofase

Il Pdcs: un registro per segnalare i morosi

Gatti:
no a liste pubbliche meglio un database gestito
dalla Camera di commercio

Annalisa Boselli

Un database facente capo alla Camera di commercio, capace di smascherare
i “ f u r b e t t i ” del fisco
e c om u n ic are allo Stato i ritardatari
per velocizzare le i n f o r m a z i oni e magari far circolare i nomi degli
evasori tra gli operatori economici. E’ l’idea che lancia Marco Gatti,
segretario del Pdcs, nel rilanciare sotto altri aspetti il senso della campagna
che ha messo recentemente in atto la Cdls. Il sindacato chiede infatti che di
fronte ai 156
milioni di euro di monofase non pagata
, lo Stato renda noti i nomi di coloro
che quella tassa non l’hanno pagata, come deterrente.
L’idea di rivelare a tutti i nomi non piace troppo al segretario che ci
tiene anche a ribadire come da quando è stata istituita l’esattoria di Stato le
procedure di riscossione siano diventate molto più veloci, ma rilancia un’idea
nell’ambito delle discussione (già avviata) sulle nuove attività che potrebbero
essere, in un prossimo futuro, in capo alla Camera di commercio. «Stiamo
ragionando di potenziare la sua attività con misure come il registro delle
imprese e dei bilanci. Bene, nell’ambito di quella discussione si può pensare ad
un servizio, magari a pagamento da parte dello Stato, in cui la Camera di
commercio accede a un database delle morosità e segnala i ritardatari allo Stato
o agli stessi operatori economici. Non mi convince l’idea di rivelare nomi e
cognomi a tutti, mentre può essere interessante che un operatore possa valutare
il comportamento di un’altra impresa. Non deve servire a soddisfare una
curiosità, ma a chi ne potrebbe ricevere un danno».

Un appunto, però, Gatti ci tiene a farlo e avverte che occorre fare attenzione
quando si parla di crediti che lo Stato vanta nei confronti degli evasori come
se fosse lo Stato a non esigerli. Con l’esattoria unica è anche molto più facile
arrivare al fermo o al pignoramento dei beni. Le procedure di riscossione oggi
vengono attivate subito, solo che prima che rientrino effettivamente nella
disponibilità dello Stato occorre che passi del tempo. Ad esempio, nel caso di
una liquidazione coatta di un’azienda, per quanto possano partire celermente le
attività di recupero crediti, occorre aspettare che il tribunale finisca il suo
operato. Ma la vera difficoltà viene anche dal fatto che molte di quelle aziende
che hanno evaso sono scomparse, chiuse o fallite
.

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