Ansa, Conto Mazzini: Casino’ 2004 e conti Gabriele Gatti

Ansa, Conto Mazzini: Casino’ 2004 e conti Gabriele Gatti

Nel 2004 alcuni esponenti politici di San Marino contrattarono, durante un
viaggio in Russia, l’apertura di un casinò. Il dato emergerebbe da un documento
sequestrato dalla magistratura sammarinese nell’ambito dell’indagine sul ‘conto
Mazzini’, su una presunta associazione a delinquere che avrebbe legato la
politica del Titano alle tangenti del mondo imprenditoriale anche estero.
Indagine che ha già prodotto l’arresto di due ex ministri, Claudio Podeschi e
Fiorenzo Stolfi. Secondo il documento ci sarebbe stato un incontro a Mosca e la
firma di un accordo che impegnava il Governo sammarinese a legiferare in linea
con gli interessi economici dei partner stranieri in materia di
telecomunicazioni, giochi della sorte, hotel di lusso. A quel viaggio
parteciparono proprio Stolfi e Podeschi all’epoca rispettivamente ministro degli
Esteri socialista e capogruppo della Democrazia cristiana, Mauro Chiaruzzi,
segretario del partito dei socialisti e dei democratici, e Giovanni Lonfernini,
segretario della Democrazia cristiana. La documentazione è stata sequestrata
dalla magistratura sammarinese in seguito al sequestro cautelare per centinaia
di milioni di euro su beni e conti correnti di Giuseppe Roberti, indagato
nell’inchiesta ‘conto Mazzini’ e socio della Banca Commerciale sammarinese,
istituto di credito non più esistente, ma sul quale gli inquirenti pensano sia
passato il flusso di denaro frutto di tangenti. Il documento porterebbe la firma
di Armen Sarkissian, ambasciatore a disposizione a Mosca sammarinese, e
l’ingegnere Pietro Silva che come scrive la magistratura sammarinese
“consapevolmente ricoprì ruolo di prestanome” di Podeschi. Gli eventuali
investimenti stranieri dovevano passare attraverso la società appositamente
costituita Eurasia San Marino srl. Ora la magistratura dovrà appurare anche se
in quell’occasione vi fu il pagamento di una tangente da 150 mila euro per ogni
politico sammarinese e se vi è traccia a distanza di 11 anni di quei soldi.

Nell’ambito della cosiddetta Tangentopoli sammarinese la magistratura del
Titano apre i conti correnti di Gabriele Gatti, uomo centrale della democrazia
cristiana dagli anni Ottanta in poi. Si tratta di un’indagine al momento
definita “bancaria” perché nessuna contestazione è stata formalizzata a Gatti,
né risulta un’iscrizione nel registro degli indagati per l’ex ministro degli
Esteri sammarinese. Gli inquirenti del Titano, coordinati dal commissario della
legge Alberto Buriani, stanno indagando su un’associazione per delinquere
finalizzata al riciclaggio delle tangenti, al voto di scambio e al controllo
delle elezioni. Nell’inchiesta sono finiti così, al momento, due ex ministri, il
democristiano Claudio Podeschi e il socialista, Fiorenzo Stolfi. Entrambi sono
stati arrestati. E’ proprio sulla base delle dichiarazioni accusatorie, rese dai
due ex segretari di Stato che la magistratura ha avviato l’indagine bancaria su
Gabriele Gatti, protagonista della politica democristiana e sammarinese fino
agli inizi del 2000 ed in buoni rapporti anche con governi italiani.(ANSA)

(da Smtv San Marino)

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