Antica Piadina: la misura è colma! Centrale Sindacale Unitaria

Antica Piadina: la misura è colma! Centrale Sindacale Unitaria

La FLI-CSU sta organizzando insieme ai dipendenti dell’Antica Piadina alcune iniziative di mobilitazione per contrastare e mettere fine ad una lunga serie di azioni e comportamenti illegittimi, pretestuosi e antisindacali dell’azienda portati avanti su vari fronti a danno dei lavoratori.
In primo luogo l’azienda ha richiesto la cassa integrazione per almeno metà del personale, per crisi di mercato. Ma la richiesta è stata bocciata dalla specifica Commissione, che non ha ritenuto esservi le condizioni reali. E allora l’azienda, dopo alcuni mesi, ha detratto dalle buste paga dei lavoratori il corrispettivo delle ore per le quali aveva chiesto, senza ottenerla, la stessa cassa integrazione, e ciò ha determinato un danno economico importante ai dipendenti coinvolti, che in alcuni casi si sono visti tagliare addirittura metà dello stipendio.
Si tratta di una decurtazione del tutto illegittima; se l’azienda non è d’accordo con la decisione della commissione per la cassa integrazione – composta da datori di lavoro, Segreteria di Stato e sindacati – non può certo rivalersi sui propri dipendenti! La FLI-CSU si è già attivata per far valere i diritti dei lavoratori e recuperare le somme illegittimamente sottratte dall’azienda, attraverso le procedure previste dalla legge, comprese le iniziative sul piano giudiziario.
Un altro fatto molto grave è la sospensione della prassi di far ruotare i lavoratori spostandoli più volte nella giornata nelle postazioni che compongono il processo produttivo. Tale rotazione – necessaria per evitare la disumanità e assurdità della catena di montaggio – è stata unilateralmente interrotta per un periodo, in cui si è tornati a lavorare, ogni giorno per sette ore di fila, con modalità in uso tra le fine dell’ottocento e i primi del novecento… A tutt’oggi, la rotazione non è stata ancora ripristinata per tutti i dipendenti.
Oltre a tutto ciò, la direzione dell’Antica Piadina è arrivata a sospendere alcuni dipendenti per motivi ingiustificati e pretestuosi, e sempre in maniera illegittima, comminando queste sospensioni senza rispettare le procedure di legge previste, e per di più attraverso modalità intimidatorie. Sospensioni che la FLI sta già contestando formalmente.
Ma non è finita qui: da un lato l’azienda ha assunto nuovo personale utilizzando sgravi e agevolazioni previsti dal decreto sugli ammortizzatori sociali (ma non aveva chiesto la cassa integrazione per crisi di mercato?); personale che rappresenta un costo minimo, se non in certi casi nullo, per l’azienda; dall’altro contemporaneamente, sono aumentate le contestazioni, pretestuose e infondate, verso i dipendenti già in organico. Una coincidenza molto strana. Che sia un modo per spingere qualche “vecchio” dipendente ad andarsene?!?
È evidente che la misura è fin troppo colma. Nei prossimi giorni FLI-CSU e lavoratori definiranno e renderanno note le iniziative di mobilitazione per ripristinare il rispetto dei diritti dei lavoratori.
Emanuel Santolini – Paride Neri
Funzionari FLI-CSU

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