Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: Chalet, piu’ di un dubbio dietro la Infrastrutture s.a.

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: Chalet, piu’ di un dubbio dietro la Infrastrutture s.a.

L’Informazione di San Marino

Chalet, piu’ di un
dubbio dietro la Infrastrutture s.a.

 Tra il bonifico da 1,2
mil e i soci nascosti dietro certificati azionari al portatore

 

Il milione e duecentomila euro
trasferito, in pieno regime di
blocco dei pagamenti, da Banca
commerciale alla finanziaria
Infrastrutture s.a., è stato
oggetto, come noto, di una rogatoria
internazionale richiesta
dalla procura di Venezia che
sta indagando sul caso Chalet.
La finanziaria Infrastrutture,
società anonima oggi liquidata
e radiata, era stata richiesta
e concessa dal Congresso
di Stato, con delibera del 27
dicembre 2005, all’ex console
William Colombelli e a Claudia
Minutillo, la ex segretaria
di Galan, che in una prima
fase figuravano come soci al
50% ciascuno. Furono loro a
versare, ognuno per la propria
parte, 772.500 euro a testa, per
un capitale sociale complessivo
di 1.545.000 euro. In prima
battuta questo capitale sociale
era stato versato presso il Cis.
Nelle prime assemblee, come
risulta da visura in tribunale,
i soci continuavano a figurare
nominalmente i due richiedenti
la società.
Poi, ad un certo punto, attorno
al 2007, senza che risultasse
dai verbali di assemblea, è
avvenuto il passaggio di quote.
Dalle carte emerge che le
azioni non erano più in mano ai
due soci originari, ma contenute
in 128 certificati azionari al
portatore che rappresentavano
il 100% del capitale sociale.
Non risulta dai verbali da chi
fossero portati questi certificati.
Impossibile ad oggi risalirvi
considerato che si trattava di
una società anonima.
Solo nell’assemblea del 2009
emerge che questi certifi-
cati erano in mano alla Bfc,
la Business and Financial
Consulting, finanziaria – posta
in liquidazione coatta e la cui
situazione era stata collegata
a quella di Banca commerciale
– che li deteneva per conto
degli effettivi proprietari.
Ovviamente non noti e sempre
celati dietro i 128 certificati
azionari al portatore. Su questi
certificati si possono fare solo
delle ipotesi. Una è quella che,
comunque, pur interponendo
questo schermo fiduciario e
di certificati azionari anonimi,
i proprietari delle azioni
fossero sempre gli stessi che
alla società avevano dato vita,
Colombelli e Minutillo. Sta di
fatto che dall’operatività della
finanziaria non risultano chissà
quali movimenti, se non una
fisiologica perdita di gestione
nei pochi anni in cui è stata
attiva. Si tratta, cioè, di una fi-
nanziaria che, almeno all’apparenza,
non ha mai operato. C’è
allora da capire perché era stata
richiesta e, torna il dilemma
iniziale, come mai fu beneficiaria
del famigerato bonifico da
1,2milioni di euro partito dalla
Banca commerciale sammarinese
in pieno commissariamento
da parte di Bcsm e in regime
di blocco dei pagamenti.

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