Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: Istanza di Marco Gatti a quattro procure: ‘Non risulta indagato’

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: Istanza di Marco Gatti a quattro procure: ‘Non risulta indagato’

 L’Informazione di San Marino

 Istanza di Marco
Gatti a quattro procure:  “Non risulta indagato”
 

“manovre di chi
vuole destabilizzare
che trova sponda anche nella dc”

Antonio Fabbri

 

Il chiarimento che Marco
Gatti, accompagnato
dal suo avvocato Moreno
Maresi, ha voluto dare
sulle notizie giudiziarie
che nei giorni scorsi lo
hanno riguardato, è af-
fiancato da una riflessione
politica che riguarda
anche il proprio partito.
Le verifiche legali
Dopo essere stato tirato
in ballo per un suo
presunto coinvolgimento
in alcune vicende
giudiziarie legate al caso
E-Vox, società della quale
era amministratore e
comparsa in indagini relative
a false fatturazioni
nell’ambito del traffico
telefonico, il Segretario
della Dc annuncia di
avere fatto le proprie
verifiche presso tutte le
procure che, secondo le
notizie di stampa, erano
interessate dalla vicenda.
Verifiche che hanno
dato esito negativo.
Tra l’ottobre e il novembre
di quest’anno
sono state richieste
informazioni e certifi-
cazioni in merito presso
le autorità di Novara,Milano, Napoli e Forlì
– riferisce l’avvocato
Maresi – e nulla emerge.
“Ho chiesto ai tribunali
interessati se risultava
che Gatti fosse in qualche
modo coinvolto nelle
indagini penali in queste
quattro procure- afferma
l’avvocato Moreno
Maresi dalla sede di via
delle Scalette- compiendo
in questo modo degli
accertamenti formali”
(la cosiddetta istanza
per conoscere la propria
posizione di indagato
o meno ex articolo 335
del codice di procedura
penale). Il legale afferma
che “al 2 ottobre 2014
non risultavano procedimenti
penali a carico di
Gatti presso la procura
di Novara”. Stesso contenuto,
ma date diverse,
per le altre città. Le
carte di Napoli portano
la data del 24 ottobre,
quelle di Milano dell’11
novembre, quelle di
Forlì del 13 ottobre. Ci
sarebbe poi da chiarire
la posizione del democristiano
“su alcune
indagini in Svizzera,
precisamente a Lugano –
prosegue Maresi – nelle
quali Gatti afferma di
essere stato sentito come
persona informata sui
fatti, quindi solo come
testimone, nel dicembre
del 2013. Da quel giorno,
il mio assistito non ha
più avuto notizie dalla
Confederazione Elvetica”,
rileva Maresi.
Le considerazioni
politiche
Dalle verifiche sul piano
giudiziario svolte dal
legale, scaturiscono
anche le considerazioni
politiche del Segretario
Dc. Marco Gatti collega
le notizie giudiziarie sul
suo conto con quello che
ritiene un disegno di destabilizzazione
politica.
“Sono stanco – dice – di
questi comportamenti e
pronto a tutelare la mia
persona fino in fondo”,
anche in tribunale.
“Non si può dare vinta
a chi vuole distruggere,
a chi porta accuse senza
elementi, fuori e dentro
Palazzo Pubblico. Sono
convinto che tutto parta
al di fuori dell’ambito
politico- dice- ma poi
in politica queste azioni
trovano delle sponde.
Non escludo che queste
sponde siano anche
all’interno del Pdcs”.
Poi aggiunge: “Vengono
enfatizzati fatti. Su di
me si parla da oltre un
anno. Si fanno pressioni
e illazioni. Ho la fortuna
di avere scoperto tanti
amici nel partito e in
politica e soprattutto di
avere una grande famiglia
e una moglie che è
molto forte”, dice Gatti.
“La critica politica
anche aspra è una cosa,
ma le falsità hanno
assolutamente stancato”,
e annuncia che nei
prossimi giorni con i
suoi avvocati valuterà
il da farsi “visto che la
questione non finisce”.
Il movente
Il movente, secondo il
segretario Dc, sarebbe
legato a “una palese
azione volta a destabilizzare
il quadro politico”
minando il lavoro “di chi
sta facendo una battaglia
per cambiare il Paese e
colpendo i rappresentanti
più in vista dei partiti”.
Per Marco Gatti la tecnica
è quella di “operare
ricatti, fare emergere
questioni più o meno
vere, esercitare pressioni
psicologiche. C’è poi –
aggiunge – un tentativo
palese di attaccare i
vertici della Democrazia
cristiana”.
Espressa da Gatti anche
una opinione sul video
diffuso in questi giorni
relativo al voto di scambio
che riguarda alcuni
consiglieri socialisti.
“Quel filmato mi ha
scioccato- confida Gattimi
ha scioccato vedere
che c’è chi fa politica con
questi mezzi”. Il biasimo
è mosso verso il dossieraggio
e le registrazioni
segrete. “Nel Paese ci
sono molti politicanti
che cercano il consenso
a ogni costo, mentre a
noi serve gente che si
configuri come ‘statista’
e faccia scelte difficili,
ma di prospettiva, che
possono anche portare
via il consenso, ma sono
necessarie”, ha concluso.

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