Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Irregolarita’, 13 societa’ che operavano con la Cina revocate

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Irregolarita’, 13 societa’ che operavano con la Cina revocate

L’informazione di San Marino

Irregolarita’, 13 societa’ che operavano con la Cina
revocate

Lo rende noto il Segretario all’industria in
risposta all’interpellanza
di Rete seguita all’inchiesta “China
Factory” della Gdf di Macerata

Antonio Fabbri

Caso
China Factory
. Mentre in Italia sul caso del falso made in Italy, con
200mila borse contraffatte e rietichettate, gli imprenditori marchigiani hanno
ammesso gli addebiti patteggiando la pena, sull’altro filone, quello
dell’evasione fiscale, il fascicolo ha preso la strada giudiziaria e la Gdf lo
ha trasmesso al tribunale competente.

Sul Titano, sono state individuate dalla Gdf sette ditte sammarinesi che
avevano rapporti con soggetti cinesi nell’ambito dell’indagine oltre a 7 conti
correnti riconducibili al principale indagato della vicenda. Per questo è stata
formulata una interpellanza
dai consiglieri di Rete, Elena Tonnini e Grazia Zafferani
, alla quale in
questi giorni ha risposto la segreteria di Stato all’Industria. In sostanza il
segretario
Arzilli
risponde che, in seguito alle informazioni informali apprese dai
giornali, sono state attuate le verifiche. Verifiche ancora in corso. Intanto,
tuttavia, emerge che nell’ambito dei controlli partiti nel 2009 sono state
aperte 186 posizioni dagli organismi di controllo di società che operavano con
la Cina. Di questa ad oggi ne sono state revocate 13.

La Segreteria di Stato fa
sapere che al momento sul caso
specifico “non è stata promossa
alcuna collaborazione amministrativa
con l’Ufficio Centrale di
Collegamento da parte dell’organo
nazionale collaterale
italiano. A1tresi – prosegue la
segreteria – l’Ufficio di Controllo
e Vigilanza sulle attività
economiche non è stato attivato
né autonomamente ha preso
iniziative, non essendo a conoscenza
della merce importata
senza regolare visto. Gli Uffici
a seguito delle notizie apparse
sulla stampa si sono attivati e
stanno appurando le informazioni
ricevute in via ufficiosa”.
Poi le due interpellanti avevano cheisto se vi fossero controlli
sulle transazioni con la Cina.
La Segreteria ha risposto che
l’ufficio preposto “dal 2009
ad oggi, ha svolto attività su
alcuni operatori sammarinesi
che hanno intrattenuto rapporti
commerciali con la Cina. A
tale proposito si specifica che
tale attività non è partita dal
monitoraggio delle transazioni
commerciali con la Cina quanto
piuttosto dal monitoraggio
degli operatori sammarinesi
rientranti in determinati criteri.
Tale operazione ha prodotto
l’apertura di 186 posizioni che
riguardano operatori economici
che hanno intrattenuto rapporti
commerciali di import/export
con la Cina. Di alcune tali
posizioni, l’Ufficio di controllo
sulle attività economiche
ha relazionato alla Segreteria
di Stato per l’Industria. Delle
società relazionate che hanno
intrattenuto rapporti con la
Cina, al momento, n.13 sono
state revocate dal Congresso di
Stato. La relazione di cui all’articolo
27 della Legge n.40/2014,
entrata in vigore a fine maggio
scorso, è in fase di ultimazione
da parte degli Uffici competenti
e a breve verrà consegnata al
sottoscritto”.

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