Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Legge Belluzzi ‘Da contrastare nella maniera più decisa”’

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Legge Belluzzi ‘Da contrastare nella maniera più decisa”’

L’informazione di San Marino

Legge Belluzzi “Da contrastare nella maniera più decisa” 

Il presidente dell’ordine dei giornalisti Enzo Iacopino: “Lo capisce anche un bambino dell’asilo che un organo nominato dalla politica non può giudicare i giornalisti”

Antonio Fabbri

Guarda caso circa un mese fa veniva
intervistato dalla San Marino Rtv
a Roma, Enzo Iacopino, presidente
dell’Ordine dei Giornalisti italiano. E
guarda caso neppure un mese fa, ma
neppure qualche giorno o settimana
dopo, quella intervista veniva mandata
in onda. E proprio un mese fa, guarda
caso, si dibatteva anche aspramente
su come dovessero essere proposti
i membri dell’Autorità garante e se
dovessero avere voce in capitolo pure
i giornalisti. E questo mentre dentro
Rtv si sapeva che c’era un’intervista di
Iacopino che bocciava la legge e che
non era andata in onda.

Un po’ più di un mese fa, guarda
caso, il dottor Romeo inviava il suo
candidato, così forse giusto per avere
il gradimento politico su una nomina
che politica non dovrebbe essere, al
Segretario di Stato all’informazione
e già che ci stava, ma in subordine, al
presidente della Consulta.

Guarda caso proprio circa un mese fa
– il 19 maggio – si riuniva il Direttivo
della consulta per l’informazione che
doveva valutare l’adozione del parere
“verbale” dell’Avvocatura dello stato
che ha estromesso del tutto i membri
di nomina dei giornalisti dall’Autorità
garante che ha il compito di giudicare
la deontologia dei giornalisti.

Appare
ovvio che il direttivo riunendosi,
magari con alle spalle un’intervista di
un presidente dell’Ordine italiano che
bocciava in toto, come boccia, quella
norma, forse, e dico forse, qualcosa
sarebbe cambiato. Ma guarda caso,
proprio in quella riunione del Direttivo
della consulta, quel parere che
grida vendetta al cospetto del diritto,
dato verbalmente dall’Avvocatura, a
maggioranza – otto contro uno, uno
solo che sosteneva che quel parere toglieva diritti ai giornalisti in una
Authority già incostituzionale perché
di prevalente nomina politica – veniva
adottato.

Guarda caso, a distanza di quasi un
mese e con ancora l’intervista a Iacopino
non andata in onda, veniva fissata
l’assemblea della Consulta, dove si
impediva ai giornalisti di votare i nomi
da proporre per l’Authority.

Ma cosa avrebbe detto il Presidente dell’Ordine dei giornalisti italiano sulla legge Belluzzi, che per il Segretario di Stato è la legge migliore del mondo, tanto da replicare con un comunicato vergognoso al Commissario per i diritti umani?

Visto che la Tv di Stato che può far
come le pare – ma visto che la paghiamo
tutti noi – quell’intervista
non la manda in onda, glielo abbiamo
chiesto noi a Iacopino come la pensa.
Le parole sono lapidarie e anche un
po’ rammaricate che quello che aveva
pronunciato un mese fa ai microfoni di
Rtv, non sia ancora stato trasmesso.

“Mi dispiace di andare a rimorchio del Commissario per i diritti umani, ma questa cosa io l’ho detta più di un mese fa – ha detto Enzo Iacopino – questa legge è contraria al buon senso. E’ inconcepibile che un organo politico, nominato dalla politica, che deve essere vigilata dai giornalisti, poi possa decidere da un punto di vista deontologico proprio sui giornalisti e sanzionarli. Credo che questa cosa la capisca anche un bambino dell’asilo. Siccome non penso che chi ha preparato quella legge abbia una capacità inferiore a quella di un bambino dell’asilo, la cosa mi inquieta molto, mi insospettisce e la ritengo da contrastare nella maniera più decisa”.

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