Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Mafia capitale, oltre alla Fidens spunta un’altra società sammarinese

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Mafia capitale, oltre alla Fidens spunta un’altra società sammarinese

 L’informazione di San Marino

Nelle carte dell’inchiesta
si parla delle operazioni sospette di una srl oggi in liquidazione
volontaria

Mafia capitale, oltre alla Fidens
spunta un’altra società sammarinese

Antonio Fabbri 

 Dalle carte di Mafia Capitale
emerge un’altra società
sammarinese che, secondo gli
inquirenti e in particolare per i
funzionari dell’Unita di informazione
finanziaria di Bankitalia,
è risultata protagonista di
diverse operazioni bancarie sospette
riconducibili ai soggetti
gravitanti attorno a Carminati,
il principale indagato dell’inchiesta.
Spunta così un’altra
società sammarinese operante
nell’ambito del mercato delle
auto di lusso, che gli inquirenti
riconducono ai soggetti ricollegabili
all’indagine in corso.

Il filo rosso delle operazioni
bancarie
L’inchiesta Mondo di Mezzo,
come noto, segue il filo rosso
delle informative dell’Ufficio
d’informazione finanziaria
della Banca d’Italia, allegate
agli atti, soprattutto per la
ricerca dei soldi della “cupola
romana”, come è stata definita.
Una pista, e anche questo è
noto, porta anche a San Marino
e alla Fidens Project   Finance
spa, la finanziaria sammarinese
più volte nominata negli
atti. Secondo le ricostruzioni
dell’Uif i titolari effettivi
risultano essere Ottorino De
Angelis e Alessandro Febbraretti,
gestore del marchio
Trony, che aveva partecipato
in particolare all’operazione
per l’aumento di capitale della
Fidens, affinché questa avesse
i requisiti per l’acquisizione del
Credito industriale sammarinese.
Scalata che poi saltò.
Ci sono almeno tre rogatorie
che riguardano queste vicende
sul Titano e altrettanti fascicoli
aperti. Attivo in queste
operazioni era Filippo De
Angelis, indagato nell’inchiesta
romana e chiamato dai membri
del gruppo di Carminati “il
banchiere”, proprio per le sue
entrature nel mondo bancario e finanziario sammarinese e
non solo. Soprattutto la Fidens
è una finanziaria con cui “ha o
ha avuto rapporti Fabrizio Testa,
ritenuto l’uomo cerniera tra
il ‘mondo di mezzo’ e quello
‘di sopra’.
I soldi in Fidens e Smib
Secondo quanto già emerso Fabrizio
Testa è uno del cerchio
ristretto del principale indagato,
Massimo Carminati, ed è
finito sotto custodia cautelare
quando è scattata l’operazione
Mondo di mezzo, lo scorso
dicembre. Proprio a Testa
vengono ricondotti un milione
e 250mila euro movimentati
attraverso lo schermo fiduciario
della Fidens. Gli investigatori
dei Ros partono dal ruolo
di Fabrizio De Angelis che per
un periodo è stato presidente
del Cda della finanziaria. Di
qui risalgono al fatto che la
società risultava formalmente
intestataria, in forza di contratto
fiduciario, del conto
corrente numero 2272 acceso
presso la San Marino International
Bank, conto poi estinto.
Il beneficiario economico e
titolare effettivo di questo
rapporto era proprio Fabrizio
Franco Testa. Con il medesimo
contratto fiduciario, stipulato
in data 1 dicembre 2013, lo
stesso Testa, individuato quindi
come fiduciante, dava mandato alla Fidens Project Finance,
fiduciaria, di gestire fondi per
250.000 euro e obbligazioni per
1.000.000 di euro della Wire &
Computer Allcons Ltd, società
di diritto inglese. Il tutto depositato,
appunto su quel conto
corrente presso Smib già citato.
Ma oltre a questa operazione
che, come in altri casi, vede anche
la presenza di una società
di diritto inglese, nel tempo se
ne sono registrate anche altre.
L’altra società sammarinese
L’altra società sammarinese
che, secondo le ricostruzioni
degli inquirenti romani basate
sulle relazioni dell’Uif, ha
veicolato i denari riconducibili
a De Angelis e, per suo tramite,
agli altri della vicenda Mafia
capitale
, è una srl che si occupa
di noleggio e vendita di automobili
di lusso. Fino ad oggi
non era mai emersa. Si tratta
della Rental Service srl.
I soci di questa srl sono, secondo
le ricostruzioni dell’Uif, il
cittadino sammarinese Fabio
Tabarini, e due fiduciarie che
schermano evidentemente i
reali beneficiari delle quote.
Una è la stessa Fidens Project
Finance Spa e l’altra è una società
italiana, molto attiva a San
Marino dato che risulta anche
nell’assetto societario di diverse
persone giuridiche come portatrice
di quote: la Compagnia
Fiduciaria di Genova Spa.
La Rental Service srl, oggi in
liquidazione volontaria, risulta
avere come legali rappresentanti,
Franco Ercoli, Filippo De
Angelis e Filippo Carlo Leone,
rispettivamente Presidente,
Vice Presidente e consigliere
del Consiglio di amministrazione.
Anche in questo caso lo schema
del passaggio di denaro è quello
“collaudato” e già visto in altre
situazioni: arrivo dei soldi tramite
bonifico dietro fatturazioni; ricezione sul conto corrente
presso la banca e contestuale
o immediato trasferimento dei
soldi su altro rapporto, quando
non viene fatto direttamente
il prelievo per contanti. Infatti
le movimentazioni sospette
che l’Unità di informazione
finanziaria rileva e trasmette
agli inquirenti italiani, sono
proprio di questo tipo. Consistevano
nella “ricezione di
bonifici – a cifra tonda e non
adeguatamente giustificati
nelle causali – seguiti da immediati
e contestuali addebiti
di pari importo. Emergevano,
ad esempio, bonifici ricevuti da
De Angelis Filippo, da Ercoli
Franco e da Federico II Hotels
Srl; in dare venivano disposti
bonifici a favore, tra l’altro, di
Fidens Project Finance Spa e
giroconti sull’Istituto Bancario
sammarinese e su Banca di
San Marino”.
Insomma, anche l’inchiesta
“Mondo di Mezzo”, pone nuovamente
un problema ancora
irrisolto: quello dei reali beneficiari,
non solo dei soggetti
bancari e finanziari, ma anche
nell’ambito societario dove in
molti casi venivano e vengono
utilizzati prestanome o, come
nella vicenda specifica, il possesso
fiduciario delle quote, per
schermare i reali beneficiari dei
rapporti.

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