Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Per i magistrati distorto anche il mondo delle imprese

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Per i magistrati distorto anche il mondo delle imprese

L’informazione di San Marino

L’attuale crisi economica figlia di un benessere apparente creato a suon di tangenti e denaro sporco

Per i magistrati distorto anche il mondo delle imprese

Probabile martedì l’interrogatorio di garanzia di Gabriele Gatti

Antonio Fabbri

SAN MARINO. L’arresto dell’uomo forte della
Dc e del Paese in passato e molto
influente ancora oggi, ha inevitabilmente
destato scalpore a San
Marino, ma anche all’esterno.
Testimonia il fatto che tutte le
televisioni e i media italiani ne
hanno dato notizia. E’ atteso, ora,
l’interrogatorio di garanzia per
Gabriele Gatti che è possibile
venga effettuato martedì. Così
riporta l’Ansa anche se l’avvocato
di Gatti, Filippo Cocco, non
conferma e anzi, afferma di non
saperne al momento nulla.
Nessun commento dal legale sul
provvedimento che ha portato
all’arresto di Gatti. Molto probabilmente
l’avvocato incontrerà il
suo assistito in carcere.

Le accuse a suo carico L’indagine su Gatti è strettamente connessa al caso Mazzini. Testimonia che le accuse mosse sono le stesse: associazione a delinquere e riciclaggio. Stessi i personaggi con i quali Gatti per l’accusa faceva parte di questo gruppo criminale. Stesse le finalità: del ruolo politico-istituzionale ricoperto, con lo scopo di ottenere mazzette dall’attività politico-amministrativa, anche partecipando direttamente o indirettamente alle attività economiche o riscuotendo la tangente quando veniva rilasciata una autorizzazione. E ancora, per i magistrati, le finalità della contestata associazione a delinquere erano la gestione di società in ambito immobiliare e finanziario; l’influenza su imprese e istituzioni, compresa l’autorità di vigilanza bancaria; il condizionamento del libero esercizio del voto per convogliare preferenze e portare a proprio favore gli equilibri interni a partiti e gruppi consiliari, garantendo presenza e influenza anche all’interno del governo. Anche qui c’è la collocazione in posizioni strategiche di persone vicine alla contestata associazione a delinquere. Clientelismo, in una parola
Altra finalità era
l’ostacolo all’individuazione della provenienza illecita di denari
frutto di corruzione, fatture false,
truffa, ricettazione.
Lo scalpore dei nuovi nomi
Il ruolo e le conoscenze di chi per
trent’anni è stato il dominus della
scena politico istituzionale sammarinese,
sono noti. Ma ciò che
ha fa scalpore sono i nomi nuovi
che emergono dall’ordinanza
in implicazioni che i magistrati
inquirenti ritengono rilevanti.
A partire dalla vicenda della
Wonderfood che coinvolge il direttore dell’Anis Carlo Giorgi
(nel tondo) “che non si è fatto
scrupolo di chiedere milioni di
vecchie lire – scrivono i Magistrati
Buriani e Volpinari – solo
per aver segnalato un affare
immobiliare”. “Compensi del
tutto eccezionali, non penso di
averli mai dichiarati al fisco”,
dice lo stesso Giorgi in una frase
che l’ordinanza riporta.
Al quale, secondo le ricostruzioni
del magistrato, sarebbe
andata una parte del “contributo”
richiesto da Gatti. Proprio
per questo episodio i magistrati
rilevano come questa tipologia
di “assistenza” alle imprese ha
contribuito di aggravare il deficit
di legalità. Non solo. Tutto il
sistema messo in piedi dalla contestata
associazione a delinquere,
si è radicato nel sistema economico
ed ha irretito la società
causando resistenza – da allora
fino all’attuale momento – al
cambiamento. L’attività dell’associazione
a delinquere e dei soggetti
che le ruotavano attorno per
i magistrati ha creato uno stato di
benessere apparente, ma che sta
alla base della grave crisi attuale.
Un rilievo che era stato già fatto
nelle ordinanze che riguardavano
Podeschi e Stolfi e che gli inquirenti
richiamano, sottolineando
che il mondo imprenditoriale si
è assoggettato a questo sistema.
Questo ha generato danno alla
concorrenza, al bilancio pubblico
al pubblico interesse, ai cittadini
che pagano così il prezzo delle
tangenti.-
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