Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Soldi del boss, aperto il processo ai protagonisti dell’inchiesta Black Monkey

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Soldi del boss, aperto il processo ai protagonisti dell’inchiesta Black Monkey

L’informazione di San Marino

Soldi del boss, aperto il processo ai protagonisti dell’inchiesta Black Monkey

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Si è aperto il processo a Guendalina Femia e a Giannalberto Campagna, la figlia di Nicola Femia, il boss della ‘ndrangheta arrestato nell’ambito dell’operazione Black Monkey, che assieme al compagno accusata di aver riciclato oltre 1,3 milioni di euro ritenuti provento delle attività illecite del padre, tra cui traffico di stupefacenti e di armi, estorsioni e gioco d’azzardo. Il processo davanti al giudice Gilberto Felici si è aperto con le eccezioni preliminari formulate dagli avvocati difensori, Rossano Fabbri e Filippo Giunchedi del foro di Bologna. I due legali hanno sostenuto l’intervenuta prescrizione processuale, la mancanza di alcuni atti dalle copie del fascicolo loro consegnato e la nullità di alcuni atti perché, secondo i legali, compiuti in violazione del diritto alla difesa.

Di diverso avviso il Pro
Fiscale, Giovanni Belluzzi
che, considerate le
sospensioni in funzione
delle rogatorie e altri
termini sospensivi ha
sottolineato come l’inquirente
che ha rinviato
a giudizio fosse ampiamente
nei termini. Oltre
a ciò ha chiesto di rigettare le eccezioni di nullità
avanzate dai legali.
Una posizione condivisa
dal giudice che ha rigettato
le eccezioni e aperto
il dibattimento.

Ascoltato
come testimone il funzionario
dell’Aif Alessandro
Sberlati, che ha ricostruito
le movimentazioni di
denaro e la segnalazione.
Ricostruito anche il percorso
delle rogatorie. Ne
vennero fatte due, una a
Lugo e una a Locri. Le
risposte, però, arrivarono
con contenuti discordanti.
Emerse poi che un
brigadiere della Guardia
di Finanza di Lugo, Giovanni
Lo Monaco, era
finito nelle indagini della Dda di Bologna, ritenuto
sodale del boss Nicola
Femia.

Considerato che
la risposta alla richiesta
di assistenza inoltrata a
Ravenna, venne affidata
proprio alla tenenza della
Gdf di Lugo, questo
indusse l’Agenzia di informazione
finanziaria a
ritenere maggiormente
attendibile la risposta alla
rogatoria giunta da Locri,
valutando che quanto
emerso dalle ulteriori indagini
che hanno riguardato
il finanziere della
tenenza di Lugo, potesse
avere inficiato la risposta
alla rogatoria. Di lì scaturirono
le ulteriori indagini,
l’inchiesta dell’autorità
giudiziaria e il rinvio
a giudizio.

Dopo l’audizione
del testimone sono
stati richiesti altri testi,
tra cui il direttore dell’Aif
Nicola Veronesi, e un perito
di parte. Oltre a ciò
l’avvocato Giunchedi ha
chiesto la possibilità di
sospendere il processo in
attesa dell’esito del processo
di Bologna relativo
all’inchiesta Black Monkey.
Richiesta alla quale
si è opposta la procura
fiscale. Il giudice Gilberto
Felici si è riservato
di fissare la nuova data
dell’udienza e di decidere
sulle istanze avanzate dai
difensori.

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