Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Tangenti per l’alta velocita’ spunta la SMI Bank di San Marino

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Tangenti per l’alta velocita’ spunta la SMI Bank di San Marino

L’informazione di San Marino

Report parla dell’indagine della procura di Firenze che ha portato anche alle dimissioni del Ministro Lupi

Tangenti per l’alta velocita’ spunta la SMI Bank di San Marino 

I fondi neri depositati presso la ex Banca del Titano attraverso rapporti con società di consulenza poi prelevati e usati per le mazzette

Antonio Fabbri

SAN MARINO. San Marino torna ad essere citato da Report, il programma di inchieste in onda su Rai 3 la domenica. E questa volta viene citato nell’ambito di una inchiesta che ricostruisce l’indagine della procura di Firenze che ha portato all’arresto di Ercole Incalza nel marzo scorso, uomo del ministero delle infrastrutture italiano per lungo tempo, e per il quale, seppure non indagato, ha rassegnato le proprie dimissioni il ministro Lupi.

E’ “il pentolone scoperchiato
dalla Procura di Firenze, che
parte con l’alta velocità e arriva
sui più grandi interventi degli
ultimi 20 anni. Dentro il ruolo di
Ercole Incalza, l’uomo che per
conto del ministero sovrintende
dal 2001, quindi da quattordici
anni, tutte le grandi opere e
decide quali bisogna finanziare.
Poi il ruolo di Francesco Cavallo,
presidente di cento stazioni,
che secondo i magistrati sarebbe
l’uomo che faceva da filtro fra
il ministero e le imprese.

Poi
Stefano Perotti, direttore lavori
di una quantità di roba impressionante:
alta velocita, porto
di Ancona, superstrada libica,
un pezzo di Expo, metro C di
Roma, linea 4 Milano, Pedemontana
veneta, Pedemontana
lombarda, due lotti della Salerno
Reggio Calabria, ecc. Ecco,
per le imprese che si prendono
questi appalti, Stefano Perotti
Report parla dell’indagine della procura di Firenze che ha portato anche alle dimissioni de ministro Lupi
va a ruba!” introduce Milena
Gabanelli in studio.
Poi la ricostruzione di Paolo
mondani che evidenzia “Secondo
i magistrati fiorentini Stefano
Perotti ha finanziato Ercole
Incalza tramite contratti di
consulenza attraverso la società
Greenfield system di Roma.

Un
importante dirigente del mondo
dell’Alta Velocità ci racconta in
che modo le imprese pagavano
le tangenti”.
Ma il Titano finisce al centro di
una intervista che mondani fa ad
un dirigente dell’Alta Velocità.
“Lei mi diceva di conti a San
Marino presso quella banca”,
gli dice Mondani. “Sì, la Smi
bank di San Marino”, risponde
il dirigente”.

Si tratta della San
Marino International bank, ex
Banca del Titano.
Secondo le ricostruzioni degli
inquirenti fiorentini riportate nel
servizio di Report, in Smib venivano
depositati fondi neri per
pagare mazzette. “In quei conti
che succedeva?”, chiede infatti
Mondani. “Beh lì avvenivano le
operazioni… come dire… di…
venivano riversati soldi su altri
conti o… prelevati per soddisfare
quelle che erano state le intese
conseguenti a rapporti ben precisi”.
Mondani: “Ma chi li portava
i soldi? Erano le aziende che
portavano i soldi lì?” Dirigente
Alta Velocità: “Eh… società di
consulenza” legate alle aziende che facevano l’alta velocità.

Sembra di vedere replicata la
vicenda Chalet: società di consulenza
legate alla Mantovani che
fatturavano prestazioni fittizie e
facevano entrare soldi su conti a
San Marino che, all’abbisogna,
venivano poi prelevati per pagare
mazzette.
Un sistema simile, insomma,
si verificava anche per l’Alta
Velocità, con fondi neri incamerati
in conti sul Titano, nel caso
specifico alla Smib.
“E quei soldi a chi finivano?”
chiede Mondani. “Eh a chi
finivano… Finivano a politici…
a politici, ai top manager…” è la
risposta.

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