Antonio Fabbri – L’informazione: ‘Finproject: su 215 mandati oltre la meta’ era irregolare. 117 furono revocati’

Antonio Fabbri – L’informazione: ‘Finproject: su 215 mandati oltre la meta’ era irregolare. 117 furono revocati’

L’informazione di San Marino

Finproject: su 215 mandati oltre la meta’ era irregolare. 117 furono revocati”

Sentito nella mattinata anche Carrirolo: “In me hanno sempre visto il pappagallo per portare in giro le notizie”

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Nuova mattinata per il processo sulla tangentopoli sammarinese Conto Mazzini. Si è proseguito celermente con l’esame dei testimoni. Cinque sono stati sentiti ieri e l’escussione si è conclusa in mattinata. Il primo è stato Gianluigi Carrirolo, già noto alle cronache per i famosi video da lui realizzati nei quali ha registrato praticamente tutti coloro che gravitavano nella galassia di rapporti di Bcs e Finproject. Carrirolo ha affermato di avere scritto lui la famosa agenda poi ritrovata nelle cassette di sicurezza di Finproject. “Annotavo le conversazioni che facevo – ha riferito – me lo avevano consigliato i miei interlocutori che mi raccontavano le cose”.
Si trattava, stando a quanto detto dal teste, anche di incontri cui partecipavano i suoi interlocutori che poi gli riferivano. “Riportavano a me queste cose, magari perché pensavano che poi io le riferissi in giro. In me hanno sempre visto il pappagallo per portare in giro le notizie. Cosa che non facevo”.
L’agenda finì nelle cassette di sicurezza di Finproject “su consiglio di Bruscoli, dopo che avevo subito un furto in casa mia”.  “Poi mi venne consigliato di
registrare per mia tutela le mie
conversazioni. Così feci. Depositai
le registrazioni alla mia
compagna di allora, Enrica Giovanardi
che è notaio. In seguito
le vidi pubblicate. Il suo nuovo
compagno mi minacciò di pubblicarle
perché non voleva che
mi avvicinassi più a lei”.
 Sulle registrazioni ha ribadito
la versione già resa, nella quale
aveva affermato che l’apparecchio
di registrazione era azionato
a distanza da Bruscoli. Dichiarazione che ha destato qualche
perplessità nei difensori, ma che
Carrirolo ha riconfermato.
Chiesti dalle parti civili i rapporti
che aveva con Podeschi e Baruca.
“Andai da loro per trattare
una grossa partita di caffé”, ha
detto Carrirolo.
 Ha poi riferito della storia nota
del viaggio fatto in Libia “cui
parteciparono anche Rossini,
Bruscoli e altri. Io ero interessato
perché, vendendo mobili, pensavo
di poter avere contatti utili
per questa attività”. L’avvocato
di Giuseppe Roberti, Rossano
Fabbri, ha fatto riferimento a registrazioni
in cui comparivano il
commercialista Franco Botteghi
e la moglie, Fabiola Comanducci,
“registrazioni nelle quali si parlava
della cessione delle quote di
Bcs. Vorrei che venissero acquisite
perché non ci sono agli atti”.
Rossano Fabbri ha chiesto anche
l’acquisizione degli atti del procedimento,
archiviato, relativo
alla famosa cena in pizzeria di
Carrirolo con i consiglieri Mancini,
De Biagi e Celli.

Spetterà al Giudice decidere la
pertinenza di queste integrazioni
istruttorie. Tra l’altro, ieri,
l’avvocato Rossano Fabbri aveva
formulato una domanda su quella
vicenda. Domanda non ammessa
dal giudice perché ritenuta “non
pertinente”. Il legale ha in seguito
motivato la richiesta ritenendo
attinente la questione, “considerato
– ha detto – che nel primo
capo di imputazione si parla
anche, tra le finalità dell’associazione
a delinquere, di orientamento
del libero esercizio del
diritto di voto”. Dagli altri legali
non sono state fatte ulteriori domande
a Carrirolo.

Sentito, poi, nella mattinata l’ultimo
presidente di Finproject
prima del commissariamento
e della successiva liquidazione
della finanziaria, Roberto Gabellini.

Dalle risposte date alle domande
di giudice, avvocati di parte
civile, procura fiscale e difensori,
è emerso che circa la metà
dei mandati fiduciari presenti in
Finproject presentavano delle
criticità. Di 215 mandati presenti,
“su quelli che mi sono stati
sottoposti per verificarli, ne ho
revocati 117”, ha riferito Gabellini.

La relazione sullo stato di Finproject
da parte dei Commissari
di Bcsm fu impietosa e segnalò
gravi irregolarità, impedimenti
nei controlli e carenze documentali
mai sanate. Dalle risposte
alle domande dell’avvocato di
parte civile per la Dc, Gianna
Burgangi, è emerso che, quando
venne fatto il trasferimento di
Finproject dalla sede di Domagnano
al Wtc, venne persino a
mancare della documentazione,
in particolare le pratiche relative
a due annualità del mandato fiduciario
“Mondo”, quello intestato
a Mohammed Kankun. Di queste
pratiche Gabellini denunciò lo
smarrimento.

L’avvocato difensore di Bruscoli,
Maria Antonietta Pari, ha poi
fatto chiarire al teste come mai
in Finproject vennero trovate
sei contabilità diverse, indice di
anomalia rilevato dagli ispettori.
“Nella sede della finanziaria
c’erano anche altre società, in
tutto sei, e il server era unico”, è
stata la risposta.

Con gli altri testimoni, ex dipendenti
ed ex collaboratori di Finproject
e di Banca commerciale,
si è tornati anche sull’anomalo
uso che è stato fatto dei libretti
al portatore. I testimoni hanno
risposto che, nonostante la legge
del 1996 che hanno detto di non
conoscere e sulla quale non erano
stati formati, l’uso dei libretti
fino al 2008, anno della legge
antiriciclaggio, era diffuso e tra
le poche formalità c’era la “creanza
di chiedere il documento a
chi presentava il libretto”. “Me
lo auguro”, è stata la considerazione
del giudice Gilberto Felici.
Oggi si prosegue con i testimoni
sulla vicenda della contestata
tangente delle Tlc. Chiamati
a deporre Andrea Della Balda,
Massimiliano Casali, Gian Maria
Rastelli Prandoni della Fratta.
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