Antonio Fabbri – L’informazione: Gatti interrogato… mentre spuntano altri big indagati

Antonio Fabbri – L’informazione: Gatti interrogato… mentre spuntano altri big indagati

L’informazione di San Marino

Gatti interrogato… mentre spuntano altri big indagati

Antonio Fabbri

E’ stato interrogato nel pomeriggio di ieri dai commissari della legge Alberto Buriani e Antonella Volpinari, Gabriele Gatti, da sabato agli arresti presso il carcere dei Cappuccini, sotto custodia cautelare disposta per il pericolo di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. Un interrogatorio breve, a quanto si sa, nel quale da quel poco che trapela Gatti avrebbe rigettato l’accusa del complotto e della “fabbricazione” di prove false, come peraltro aveva già fatto il suo avvocato, Filippo Cocco, nell’imminenza dell’arresto e della lettura dell’ordinanza che ha disposto la carcerazione.

In questa prima audizione, dunque,
non si sarebbe entrati nel
merito delle numerose accuse
mosse dagli inquirenti. Interrogatorio
aggiornato ad altra data,
dunque, in modo da consentire
lo studio delle carte.

Altri indagati

Proprio le carte danno adito
alla possibilità di altri indagati
in questa inchiesta, scaturita
dall’attività giudiziaria sul conto
Mazzini, ma che è una ramificazione
a parte, pur collegata
all’associazione a delinquere
della quale si tratta nelle carte
del processo che è già in corso.

A finire sotto inchiesta, visto quanto emerge anche dall’ordinanza di arresto di Gatti, a breve potrebbe essere anche Clelio Galassi, Segretario alle finanze dell’era gattiana e che risulta destinatario di una parte della dazione nella vicenda della Grey&Grey.

A lui, secondo le ricostruzioni dei magistrati, dono finiti oltre 190mila euro in questa operazione.Anche i conti di Galassi, da
maggio scorso, sono stati scandagliati
dai magistrati. Intanto,
politicamente, c’è chi mette in
dubbio il suo incarico di ambasciatore
alla Santa Sede 

La lente sul segretario Anis. Lente puntata dagli inquirenti anche sul segretario degli Industriali, Carlo Giorgi, cui si fa riferimento nell’ordinanza d’arresto di Gatti. Secondo i magistrati ricevette un “contributo” per l’operazione della sede della Wonderfood di 720 milioni di lire, solo per avere segnalato un affare immobiliare.

In più gli inquirenti riportano
una dichiarazione dello stesso
segretario Anis e rilevano che
“Carlo Giorgi non era nuovo
avventure immobiliari: «poteva
capitare che un imprenditore
dovesse vendere un immobile,
quindi [gli] riconoscesse un
compenso perché lo avev[a]
aiutato a trovare un acquirente
». Né si può «escludere
che anche Moretti [gli] abbiariconosciuto ulteriori compensi,
sicuramente non per gli importi
della operazione Polichem
Ovviamente «compensi del
tutto eccezionali non penso
averli dichiarati al fisco» (
Giorgi)”.

Il sequestro di una polizza
Secondo gli inquirenti, anche
nelle contestazioni mosse a
Gatti, il veicolo preferito per
movimentare denari ritenuti
di provenienza illecita erano
libretti al portatore. Anche
i nomi sono disparati: Carmelo,
Carm, Giovanni, Baronio,
Rolex, Alfa, Beta e Gamma,
Coccio, Brunelleschi, Euro1
Eurolandia, Novembre, Novantuno,
Santo. I magistrati hanno
ricostruito che una parte del
denaro delle mazzette è stata
convogliata in una polizza assicurativa.
Polizza da un milione
e 100mila euro, riconducibile
a Gatti, che è stata posta sotto
sequestro. Ricostruiscono magistrati
che “i fondi derivanti
dai libretti sopra richiamati, insieme
ad altre somme versate
contanti, sono state inizialmente
gestite” su conti presso Bac,
ed Ecb “collegati ai mandati
fiduciari conferiti da Gabriele
Gatti a Fincompany. Parte
denaro è stato trasferito ed occultato
sulla polizza assicurativa
accesa presso la Compagnia
Sammarinese d’Assicurazione
e, in minor misura, sul conto
corrente in essere presso la
Banca Agricola Commerciale.
Questo denaro è stato usato
effettuare operazioni immobiliari,
per investimenti in strumenti
finanziari e per finanziamenti
e prestiti a favore della Auxilia
S.r.l., di cui Gabriele Gatti
stato socio al 95%”.

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