Antonio Fabbri -L’informazione: Grey&Grey, quella volta che la Cassa Rurale di Faetano rifiuto’ l’operazione di Leasing

Antonio Fabbri -L’informazione: Grey&Grey, quella volta che la Cassa Rurale di Faetano rifiuto’ l’operazione di Leasing

L’informazione di San Marino

Grey&Grey, quella volta che la Cassa Rurale di Faetano rifiuto’ l’operazione di Leasing

Antonio Fabbri

Quella che è definita la “madre di tutte le tangenti”, ovvero vicenda Grey&Grey-centro uffici, è descritta nelle sue operazioni bancarie e finanziarie. 

E’ emblematico
notare che anche
all’epoca ci si avvalse di
una sorta di collaborazione
di quella che poi
sarebbe diventata banca
centrale, l’Istituto di
credito sammarinese.
Di recente, per altre
vicende seppure sempre
nell’ambito dell’attività
della contestata associazione
a delinquere, gli
inquirenti hanno parlato
di “collaterale assistenza
di Banca Centrale”.
Nell’operazione
Grey&Grey, invece, si
avvalsero dell’Ics.
Si legge infatti nell’ordinanza
che “Andrea
Angelo Facchi è stato
l’imprenditore che ha
ceduto all’Eccellentissima
Camera l’area
ex Grey & Grey, in
località Tavolucci.
L’operazione immobiliare
risulta effettuata
in due momenti: in data
10.7.1997 tramite l’interposizione
dell’allora ICS, che concesse un
primo leasing di 7,2
miliardi di lire, ed in
data 20.9.1999 tramite
un ulteriore leasing
concesso dalla Banca
Agricola Commerciale,
per un valore di 16,8
miliardi di lire”.
C’è una circostanza non
riportata nelle carte, ma
che, chi ha vissuto quel
periodo, ricorda bene.

Prima che l’operazione di leasing venisse fatta con l’interposizione di Ics, quella stessa operazione era stata proposta alla allora Cassa Rurale di Faetano, oggi Bsm, tramite la Leasing Sammarinese. Quest’ultima diede la propria disponibilità, purché la richiesta di leasing fosse supportata da una deliberazione del Consiglio. Venne risposto che non era possibile e allora la Cassa Rurale disse “no”.

Poco tempo
dopo l’operazione venne
quindi fatta, come
risulta dall’indagine,
con l’Ics, che sarebbe
poi diventata Banca
Centrale. Difficile dire
se ci fosse già allora il germe di un utilizzo
distorto dell’Istituto
centrale. Sta di fatto che
poi, emerge dalle carte
delle varie inchieste,
l’istituto di Via del
Voltone è stato protagonista
di altri episodi,
come la tangente per
l’acquisto della propria
sede e quella “collaterale
assistenza” al contestato
gruppo criminale.
Il resto, la questione del
vitalizio a Facchi e la
ricostruzione della convenzione
con Ambrogio
Rossini, è storia già
descritta e ricostruita dai magistrati sulla base
di contratti, scritture
private e Delibere.

C’è da aggiungere che l’allora vertice della Cassa Rurale di Faetano, che fece il “gran rifiuto” dell’operazione di leasing, di lì a breve venne sostituito con una operazione “politica”. Circostanza che confermerebbe anche la ricostruzione dei magistrati secondo cui, chi cercava di contrastare operazioni poco chiare, veniva messo da parte.

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