Antonio Fabbri – L’informazione, il Bonifico Bcs, milioni elargiti senza garanzie

Antonio Fabbri – L’informazione, il Bonifico Bcs, milioni elargiti senza garanzie

L’informazione di San Marino

Bonifico Bcs, emerge la desolante situazione della banca con milioni elargiti senza garanzie

Antonio Fabbri

Ascoltati tre testimoni nell’udienza di ieri sul caso del bonifico di Bcs effettuano durante il blocco dei pagamenti che era scattato il 25 novembre 2011, quando la banca era commissariata. Per quei fatti sono sotto processo, con l’accusa di interesse privato in atti d’ufficio, i commissari Sergio Gemma, Otello Carli e l’ex Direttore di Bcsm, Mario Giannini. Era tra i rinviati a giudizio anche l’ex membro della vigilanza Antonio Gumina, nel frattempo deceduto.

Primo ad essere ascoltato ieri
dal giudice e dalle parti – tra cui
l’Avvocatura dello Stato e Banca
Centrale ammesse come parti civili
– il perito della difesa Gemma,
il professor Lener, esperto
di diritto bancario. Il perito ha
affermato che essendo stato disposto
prima del blocco dei pagamenti,
fu corretto effettuare il
bonifico.

Allo stesso tempo, però, è stato
sollevato dalla Procura fiscale e
dalle Parti civili il fatto che, di
disposizioni di pagamento o smobilizzazioni,
ce ne erano diverse,
per un ammontare di circa undici
milioni di euro. Eppure fu dato il
via libera al solo bonifico da 1,2
milioni destinato alla Finanziaria
Infrastrutture di Minutillo
e Colombelli. “Le richieste – ha
detto il perito – andavano valutate
con i medesimi criteri”.

“Da quel che ho visto – ha detto
il perito – le richieste di smobilizzo
erano di ammontare tale che
la banca non sarebbe stata in
grado di pagarle tutte. Con riferimento
alla singola operazione
– ha aggiunto – ho appurato che
la richiesta è stata verificata e la
regolarità accertata. Requisiti
che evidentemente non sono stati
riscontrati per le altre richieste”,
ha precisato il perito.

Sentito come testimone anche
Francesco Ielpo, all’epoca membro
della vigilanza di Bcsm.

“Con Gumina parlai successivamente
alle interrogazioni
parlamentari e alle notizie dei
giornali di quel periodo, quando
mi raccontò che si era informato
in Banca d’Italia e gli avevano
risposto che il bonifico poteva
essere eseguito. Secondo me era
dovuto, perché l’ordine era pervenuto
molto tempo prima”, ha
detto Ielpo.
Sentito anche il commercialista
Emiliano Papitto, che fece
da consulente ai commissari.

Nell’audizione tra le domande formulate è emerso un dato che era già stato abbozzato in una delle prime udienze: il bonifico venne materialmente eseguito dalla Banca centrale. “Il pagamento – ha affermato l’avvocato Pier Luigi Bacciocchi – è stato comunicato a Bcsm perché fu Banca Centrale, avendone la disponibilità, ad effettuare il trasferimento dei fondi…”, ha detto l’avvocato. “Immagino di sì”, è stata la risposta del consulente. Il testimone ha anche dato conto di una situazione desolante della banca.

“C’erano criticità strutturali-organizzative. Non erano stampati i registri contabili, non c’era il libro fideiussioni. Anomali i rapporti con i clienti per l’erogazione del credito. Numerosi rapporti erano attenzionati, perché vi erano finanziamenti chirografari a 20-25 anni senza la sottoscrizione di fideiussioni.  Oppure
c’erano crediti in cui non venivano
pagate le rate da mesi e, nonostante
questo, veniva fatto un
nuovo finanziamento allungando
il periodo per la restituzione. Poi
c’era la situazione dei soci della
banca, dove praticamente i soldi
dell’istituto di credito venivano
utilizzati per aumentare il capitale
sociale”. Nello specifico della
disposizione di quel bonifico,
è emersa tuttavia la necessità di
dirimere una questione ritenuta
determinante. Il via libera venne
dato il 24 novembre 2011. In
quella data, tuttavia, il bonifico
non venne fatto e il 25 scattò il
blocco dei pagamenti. Poiché il
24 il commissario Carli salì in
Bcsm dove gli venne comunicato
il blocco, gli avvocati Pier Luigi
Bacciocchi e Gianna Burgagni,
incontrando il favore dei colleghi
delle difese e della Procura
Fiscale, hanno chiesto di acquisire
il registro apposito di Via del
Voltone, per capire specificamente
a che ora venne comunicato al
commissario Carli il blocco: se
prima o dopo che venisse dato il
via libera al bonifico quel 24 novembre.
Il giudice sulla richiesta
si è riservato di decidere, ma ha
già fissato una ulteriore udienza
per il 23 settembre. Da ascoltare
ci sono ancora alcuni testimoni,
tra cui la ex segretaria di Galan,
Claudia Minutillo che con l’ex
console William Colombelli era
socia della Finanziaria infrastrutture.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy