Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: La storia si ripete… e all’ultimo momento la Dc spacca i riformisti
La storia si ripete ciclicamente e i socialisti, ammaliati dalle sirene della Dc, all’ultimo momento, abbandonano l’alleanza a sinistra.Un giochino è quello sul
quale sono state scritte
pagine e pagine e già
preconizzato mesi fa, alla
nascita del tavolo riformista.
Adesso, fuori da una prospettiva di grande coalizione per l’emergenza, appare difficile che Sinistra Unita possa aderire ad una alleanza con la Democrazia cristiana che, in vista della propria festa dove c’è anche da rinvigorire la dose di consenso soprattutto nell’annata delle elezioni, si prende il centro della scena politica lanciando l’ultimatum per accogliere tutta Ssd, Su compresa, purché restino da parte Ap e Upr, Repubblica futura, insomma. All’appello hanno risposto subito i socialisti rimasti, Celli e Bronzetti, dicendo che senza Dc non si può fare. Gli altri di area socialista, alcuni di quelli che sono nel Psd, al momento non pare abbiano via d’uscita. Iro Belluzzi da un po’ appare deciso a rompere e andare in Via delle Scalette. Poi pare che qualcuno gli abbia suggerito che a rompere si fa sempre in tempo. Di certo la Direzione del Psd qualcosa dovrà pur decidere martedì.
Dovessero
temporeggiare e rimandare
ancora, rischiano di
essere indicati come più
democristiani dei democristiani,
notoriamente
temporeggiatori. Quello
che si intravede con ragionevole probabilità è
che, in un verso o nell’altro,
il Psd perderà pezzi.
Il che, probabilmente, è
sempre stato uno degli
obiettivi della Dc che tornerebbe
quindi ad allearsi
coi socialisti, come ai
vecchi tempi. Però si dice
che tutto è profondamente
cambiato, che gli uomini
che tirano i fili non siano
più gli stessi. Davvero?