Antonio Fabbri – L’informazione: Molestie sessuali sulle alunne, ex prof del CFP sotto processo

Antonio Fabbri – L’informazione: Molestie sessuali sulle alunne, ex prof del CFP sotto processo

L’informazione di San Marino

Molestie sessuali sulle alunne: ex prof del CFP sotto processo

Accusa di atti di libidine strusciamenti e frasi sconce verso tre ragazze di cui due minori

L’insegnante immediatamente sospeso

L’Authority per le pari opportunità parte civile 

SAN MARINO. Deve rispondere di atti di libidine nei confronti di tre ragazze, due delle quali minorenni, che frequentavano il corso di parrucchiera presso il Centro di formazione professionale di Serravalle. L’uomo, 44enne all’epoca delle molestie che risalgono agli ultimi mesi del 2013 e fino al dicembre di quell’anno, insegnava “tecniche di colore” alle alunne del Cfp. Le molestie sono iniziate quando la classe, che inizialmente vedeva riunite in un unico gruppo le alunne aspiranti estetiste e parrucchiere, si è divisa per materia di studio. Così le tre ragazze che dovevano seguire il corso per diventare parrucchiere sono state affidate all’insegnante il quale, però, durante le lezioni e la ricreazione, le molestava pesantemente – questa è l’accusa – con atti e parole a sfondo sessuale. Il capo di imputazione
ricostruisce diversi
episodi. In un caso,
durante la ricreazione,
dopo avere sbucciato una
banana, l’insegnante la
metteva in bocca ad una
delle alunne muovendola
come per simulare
una azione erotica. La
ragazza lo spintonava,
ma lui ripeteva poi lo
stesso gesto con un’altra
ragazza in presenza della
terza.
In altra occasione,
mentre una delle ragazze
stava appendendo dei
cartelloni, le si appoggiava
da dietro con tutto
il corpo, premendo con
le proprie parti intime
si glutei della ragazza.
Stessa cosa faceva durante
le lezioni, mentre
le ragazze erano intente
a lavorare sui manichini:
si appoggiava alle alunne
premendo i propri
genitali sul loro corpo.
Tutti comportamenti
respinti dalle alunne.

Ma non finisce qui. Secondo
l’accusa, infatti,
in più occasioni, anche
contestualmente ai comportamenti
addebitati,
l’insegnante si rivolgeva
alle ragazze con frasi
inopportune, sempre a
sfondo sessuale, delle
quali la meno spinta era
stata: “vi posso filmare
anche nude”.
Il comportamento
dell’insegnante, quindi,
è stato segnalato dalle
alunne alla Direzione del
Centro di Formazione
che ha immediatamente
provveduto a sospenderlo.

E’ quindi partita
la segnalazione che ha
fatto poi scattare l’indagine
giudiziaria, portata
avanti anche con l’ausilio
del Servizio Minori.
Diverse testimonianze,
vista la delicatezza del
caso, sono state videoregistrate
e, per questo,
non sarà necessario
ripeterle in aula, come
deciso ieri mattina nella
prima udienza di questo
caso celebrata davanti al
giudice Roberto Battaglino.
Ieri dunque la prima
udienza di questa
vicenda nella quale si è
costituita parte civile,
tramite l’Avvocatura dello
Stato con l’avvocato
Alessandra Belardini,
anche l’Authority per
le pari opportunità,
rappresentata in aula
dalla presidente Maria
Domenica Michelotti.

Nell’udienza di ieri
pomeriggio era presente
anche l’imputato e il
suo avvocato, Susanna
Gasperoni, ha depositato
le copie di un registro
nel quale l’insegnante
ha verbalizzato alcune
circostanze legate ai fatti
contestati.

Il giudice Battaglino,
pur consentendo il deposito
della documentazione,
ha tuttavia rilevato
subito come il registro
possa essere stato redatto
anche successivamente,
non essendoci una sorta
di datario ufficiale o timbro
che ne attesti la temporalità
della redazione.
Sarà comunque materia
di discussione nel merito
del processo che, dopo
le questioni preliminari
di ieri, entrerà nella
fase dibattimentale il
prossimo 29 febbraio con
le testimonianze delle
alunne molestate.
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