Ap contro gli sciacalli che attaccano Banca Centrale

Ap contro gli sciacalli che attaccano Banca Centrale

L’arrivo degli sciacalli
Nel momento in cui il Paese deve misurarsi con enormi problemi, creati con anni di scelte sbagliate, mancate riforme ed un’ubriacatura generale di benessere dalle basi molto fragili, immancabilmente si fanno avanti gli sciacalli che pensano di approfittare del momento per i propri tornaconti di bottega. Purtroppo molti di questi personaggi sono sammarinesi, politici che credono di prendere scorciatoie per ruoli che i sammarinesi non gli hanno affidato, altri che dopo avere contribuito a creare molti dei problemi attuali della Repubblica cercano di eludere le proprie responsabilità e continuare a salvaguardare i propri bassi interessi personali.
Gli attacchi continui contro Banca Centrale sono una delle pagine più grottesche di questa deriva che potenzialmente rischia di trascinare a fondo, irrimediabilmente, tutto il Paese. Per anni i vertici di Banca Centrale non hanno fatto controlli seri su un sistema bancario finanziario cresciuto molto male, a partire dalla fine degli anni novanta. La vicenda di Banca del Titano del 2006, che è costata al Paese molti milioni di euro che sono serviti soprattutto a tutelare gli azionisti, la vicenda di Cassa di Risparmio che poteva essere in gran parte evitata se Banca Centrale avesse svolto il suo ruolo nell’estate del 2008, la vicenda Fincapital per cui negli anni non si è mai intervenuto nonostante evidenti segnali di anomalie, sono alcuni esempi, fra tanti, di gravi mancanze a carico dei precedenti vertici di Banca Centrale. Gli stessi vertici che qualcuno continua a citare a sproposito come esempio di persone che hanno svolto grandi servizi per questo Paese.
Ora che finalmente si interviene, come nel caso Fincapital prima che qualcuno lo faccia dall’Italia, ora che finalmente sono fatti controlli seri e  sanzionati coloro che hanno operato in violazione di leggi e a danno del nostro Paese, paradossalmente si accusano le nostre autorità di vigilanza e la dirigenza di Banca Centrale e non chi ha commesso gravi abusi. La vicenda della finanziaria Finproject è un altro caso da manuale. Anche in questo caso Banca Centrale fu duramente contestata da certi personaggi per essere intervenuta a sanzionare gravi irregolarità, glissando completamente su coloro che hanno compiuto i comportamenti censurabili. Dopo mesi di contenziosi giudiziari gli accusatori di Banca Centrale, spesso con interessi diretti nella questione, si sono ben guardati dal dire che il Tribunale ha dato pienamente ragione alle autorità di vigilanza ed al Governo che ne ha fortemente appoggiato l’azione di risanamento e moralizzazione. La vicenda della finanziaria Fingestus, già in liquidazione da tempo, è diventata l’ultimo episodio in cui personaggi, palesati o nascosti dietro a marionette, in evidente confusione o peggio con inconfessabili interessi personali, si oppongono al percorso di trasparenza e serietà di cui il nostro Paese non può fare a meno, anche nel settore bancario e finanziario. 
Alleanza Popolare, dopo molti anni di denunce della degenerazione del nostro sistema Paese, purtroppo poco ascoltate, è fortemente impegnata con il Governo nel voltare finalmente pagina. Il futuro della Repubblica non può più essere nelle mani di faccendieri e di quei politici che ne hanno sponsorizzato l’ascesa. Il futuro non può nemmeno essere nelle mani di coloro, spesso poco credibili, che non esitano a danneggiare la credibilità delle nostre istituzioni per correre dietro alla demagogia del momento, oppure peggio, ad interessi personali.
 
San Marino, 29 gennaio 2012                                                 Alleanza Popolare

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