Apas.Il caldo intenso si accentua, non dimentichiamo i nostri animali!

Apas.Il caldo intenso si accentua, non dimentichiamo i nostri animali!

COMUNICATO STAMPA
IL CALDO INTENSO SI ACCENTUA, NON DIMENTICHIAMO I NOSTRI ANIMALI!
Il caldo africano non dà tregua da più di due mesi tuttavia sembra non demordere, anzi è prevista una recrudescenza nei prossimi giorni, che si attesteranno come i più caldi dell’anno. Mentre noi umani troviamo ogni soluzione possibile per difenderci dalle temperature impietose, molto spesso non ci si preoccupa a sufficienza degli animali, siano essi di affezione, da cortile, da reddito, da caccia.
Il pelo, che si dirada parecchio all’inizio dell’estate durante la muta, rappresenta per il cane un buon isolante termico, tuttavia i cani a pelo lungo soffrono in misura maggiore le temperature elevate, e tutti i cani se lasciati in luoghi molto caldi o collocati in luoghi esposti al sole, possono andare incontro a colpi di calore con conseguenze letali. Gli abitacoli delle automobili, costituiti prevalentemente da metallo e vetro, sono luoghi davvero pericolosi nella stagione calda,  per l’effetto serra che vi si produce, presente anche se l’auto viene parcheggiata all’ombra.
Diversi cani i più fortunati, vivono in casa e beneficiano di  attenzioni indispensabili per il proprio benessere, molti altri vivono all’esterno delle abitazioni o addirittura in zone più lontane, dove non sempre vengono custoditi giornalmente o in modo adeguato e comunque secondo le basilari norme di benessere previste dalla normative in materia (Legge 23 Aprile n.54 1991; Legge 30 Luglio 2012 n. 101; Art 282 bis C.P.) Spesso questi sfortunati animali vengono rinchiusi in angusti capanni che assorbono calore d’estate e che lo disperdono d’inverno, con acqua sporca e a volte putrida, poco cibo e circondati dai propri escrementi. Oppure legati a catena, con cucce cadenti, esposte al sole e ad ogni forma di intemperie. Tante le segnalazioni che giungono all’APAS ogni giorno per denunciare questi vergognosi casi di incuria che sconfinano in un vero e proprio maltrattamento, perseguibile con salate sanzioni e in casi estremi penalmente. Diversi cani poi, vengono lasciati per intere giornate sul balcone, dove i raggi solari per ore e ore non perdonano, senza adeguata ombreggiatura, lasciati abbaiare e lamentarsi senza tregua, con immaginabili proteste del vicinato. Gli animali da cortile non hanno destino migliore, i conigli, stipati in gabbioni fatiscenti, talvolta esposti al sole a volte del tutto al buio, con la lettiera impregnata di escrementi e acqua scarsa o nulla e sporca. Le galline non stanno meglio, quando per pollaio, viene utilizzato un capanno in lamiera, un vero forno d’estate, una cella frigorifera d’inverno. Purtroppo anche i cavalli rientrano nei casi segnalati, soprattutto quando a questi animali non viene offerta la possibilità di proteggersi dall’eccessiva insolazione, cosa risolvibile peraltro con semplici ed economici ombreggianti.  
L’uomo deve imparare il rispetto verso le altre specie, comprendere che ogni animale ha bisogni primari di benessere, derivanti dall’appartenenza a una data specie, dal proprio ruolo biologico e dal comportamento e questi parametri sono primari e irrinunciabili, quindi se non si è in grado di assicurare tutto questo, è molto più coerente non tenere animali, di nessun genere.
L’Associazione Sammarinese Protezione Animali raccomanda norme minime quanto indispensabili riguardo il cane, qualora non viva dentro casa:
–    collocare la cuccia, possibilmente in legno e sollevata dal suolo, in un luogo riparato dalle intemperie e dal sole;
–    assicurare ogni giorno al cane cibo adeguato in quantità e qualità, e soprattutto  acqua  abbondante che dovrà essere fornita più spesso;
–     il recinto, che dovrà permettere al cane o ai cani, adeguato movimento, va protetto con ombreggiante o tettoia sporgente o meglio con vegetazione, per creare un ambiente arieggiato e fresco;  .
–    pulire lo spazio almeno una volta al giorno, se possibile rinfrescando con l’acqua,  approfittando di far uscire il cane per una corsa o una passeggiata al guinzaglio o per un momento di gioco.
L’UFFICIO STAMPA APAS
San Marino 17 Agosto 2011

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