Approvata l’estensione dei permessi retribuiti per cura e assistenza

Approvata l’estensione dei permessi retribuiti per cura e assistenza

San Marino, 20 luglio 2007/1706 d.F.R.

Nella seduta del 19 luglio 2007 il Consiglio Grande e Generale ha approvato quasi all’unanimità (45 sì, 1 no e 1 astenuto) un provvedimento di legge che va a modificare ed integrare la Legge 29 ottobre 2003 n. 137 “Interventi a sostegno della famiglia”.

Il provvedimento, fortemente richiesto anche dalle Associazioni del volontariato sociale che operano a San Marino, nel concreto, prevede la possibilità per i lavoratori che hanno familiari non autosufficienti, che abbiamo bambini in affidamento con gravi problemi di salute e di handicap, nonché per i cittadini, portatori di grave handicap, che sono essi stessi lavoratori, di usufruire di tre giorni di permesso retribuito al mese per cure.

Significativo è anche il fatto che, attraverso apposito protocollo stilato dall’Authority sanitaria, si dà una concreta risposta ai casi di minori affetti da particolari patologie, anche temporanee, ad esempio i casi di bambini affetti da diabete, che richiedono una serie di cure particolari.

In un contesto internazionale in cui si stabilisce – si ricordi in proposito la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU nel dicembre 2006 – che «le persone con disabilità e i membri delle loro famiglie devono ricevere protezione e assistenza tali da permettere alle famiglie stesse di dare il loro contributo per un pieno e totale godimento dei propri diritti da parte delle persone con disabilità», la nostra comunità manifesta, con l’approvazione di questo provvedimento, una rinnovata responsabilità e una precisa volontà di riaffermare diritti che sono alla base della nostra identità statuale.

Si ricorda infine che il provvedimento approvato dal Consiglio Grande e Generale si colloca in una serie di iniziative elaborate e programmate in occasione dell’Anno Europeo delle Pari Opportunità messe in campo da questa Segreteria di Stato nell’intento di ridefinire il concetto di pari opportunità all’interno della società e delle famiglie, trasformandone il senso comune circoscritto e riduttivo in termini significativamente più allargati, appropriati e adeguati. Pari Opportunità significa infatti, che tutti devono essere messi nella stessa condizione di poter operare, affinché ad ogni essere umano siano garantiti gli stessi diritti e le stesse opportunità, affinché a ciascuno sia consentito il reale esercizio della cittadinanza e la piena espressione delle propria dignità, in una innovazione della pratica della democrazia: democrazia intesa non solo come partecipazione attiva, ma come democrazia del fare parte partecipativo, capace di creare legame e coesione sociale.

L’Ufficio Stampa

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