Epoca etrusca

Epoca etrusca

 

ETRUSCHI A SAN MARINO

 

La Sezione Archeologica dei Musei di Stato della Repubblica di San Marino ha condotto dal 7 giugno al 9 luglio u.s. una seconda campagna di scavo archeologico sul monte Titano e sta completando (12 luglio – 6 agosto 2004) uno stage sullo studio dei materiali rinvenuti negli scavi dei siti dell’età del Ferro (anni 1997-2004).

L’intervento di scavo è stato eseguito presso la Seconda Torre, in una specifica area, che è caratterizzata da un notevole accumulo di terreno (fino a 160-170 cm di profondità), del tutto eccezionale lungo il versante del monte. Negli strati, dislocati di pochi metri a valle in età medievale, in concomitanza con la costruzione della Seconda Torre, è stata recuperata una ingente quantità di reperti ceramici e faunistici (ossa di animali), insieme ad alcuni reperti in bronzo, sia oggetti di ornamento che piccoli utensili, verosimilmente pertinenti ad attività artigianali. I reperti sono databili tra l’XI e il VII secolo a.C. (età del Bronzo finale e prima età del Ferro) e sono riferibili agli aspetti culturali protovillanoviano e villanoviano, gli antefatti della cultura etrusca.

Novità di rilievo dello scavo di quest’anno è stato il riconoscimento di un muraglione realizzato in occasione della costruzione della Seconda Torre, che ha creato un terrazzamento lungo il ripido pendio del monte. Il muraglione, che è riconoscibile per svariate decine di metri, poteva svolgere la funzione di facilitare le comunicazioni sulla sommità del monte, permettendo di impostare una percorrenza viaria poche decine di metri a valle del crinale. Inoltre la struttura  poteva costituire, in funzione accessoria, un ostacolo per eventuali assalitori provenienti da valle (con tale funzione analoghi muraglioni sono ancora segnalati per quest’area alla fine del XVIII secolo). Proprio la costruzione del muraglione ha impedito che gli strati archeologici, a causa del dilavamento del versante,  scivolassero a valle ed ha permesso di conservare i materiali del più antico e cospicuo insediamento finora conosciuto nella Repubblica di San Marino.

La scoperta archeologica è dunque di tutto rilievo, ma non sarebbe completa senza la conduzione di una serie di studi analitici, che permettano di ricostruire in modo dettagliato la cronologia e l’evoluzione degli oggetti di vita quotidiana, gli aspetti economici e sociali, le risorse e le attività economiche che venivano attivate e attinte nel territorio dalle antiche comunità protostoriche che vi abitavano.

Questa ricerca è attualmente in corso ai Musei di Stato, e, nelle settimane dal 12 luglio al 6 agosto, si sta svolgendo uno stage che vede impegnati otto studenti e laureandi dell’Università degli Studi di Parma.

Nel corso dello stage vengono lavati, suddivisi, pesati, disegnati e confrontati parte degli abbondanti frammenti ceramici rinvenuti durante i recenti scavi dei siti dell’età del Ferro, umili ma importanti testimonianze del passato più antico del Titano.

Finalità di queste operazioni è l’edizione degli scavi e la realizzazione di una mostra sugli Etruschi a San Marino, programmata per la fine del 2005.

In occasione della mostra saranno presentati sia gli scavi del Monte Titano (anni 2003-2004), che gli scavi condotti a Poggio Castellano (1997), in cui è stato rinvenuto un fondo di capanna databile alla seconda metà dell’VIII secolo a.C., e di Ca’Rigo (2002), dove sono emersi resti di un insediamento e di una necropoli del VI-V sec. a.C.

Sarà quindi possibile ricostruire le vicende storiche e ambientali avvenute nel territorio della Repubblica di San Marino nell’arco di quasi un millennio, segnalando per la prima volta la rilevanza di quest’area nei processi formativi e di sviluppo della cultura etrusca.

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