Arenile: un’ordinanza ‘educativa’. Tornelli e unità cinofile

Arenile: un’ordinanza ‘educativa’. Tornelli e unità cinofile

ARENILE: UN’ORDINANZA “EDUCATIVA…. TORNELLI …E…..UNITA’ CINOFILE …….!!!

 

Se lo Stato, con i mezzi fin’ora messi in campo, è in difficoltà  a garantire la tutela dell’ordine pubblico sulla spiaggia, luogo di frontiera, particolarmente delicato per la presenza di numerose persone inermi, quando pare che ogni azione di surroga sia perdente, occorre  che l’Amministrazione  Comunale preveda, tanto più in previsione della applicazione della Direttiva “Bolkestein”, la riorganizzazione dell’uso dell’arenile,  con una coerente previsione normativa del Piano spiaggia per dare facoltà di un accesso controllato agli stabilimenti balneari.

D’altra parte occorre agire, con adeguate misure dissuasive, anche su coloro che acquistando beni o servizi forniti irregolarmente, accondiscendono all’illegalità, la sostengono e, di fatto, la finanziano!

OCCORRE UNA CONCRETA AZIONE EDUCATIVA !

Sanzioni pesanti per chi abusa di un punto che é cruciale per tutta l’attività economica del nostro territorio, fino all’emissione di fogli di via da parte delle autorità di pubblica sicurezza, come si fa per le altre situazioni che pregiudicano o minacciano l’ordine pubblico,  fino alla revoca di permessi di soggiorno e all’espulsione dal territorio nazionale per recidiva.

Sull’arenile, che è area di frontiera del demanio dello Stato, destinata ad un uso pubblico controllato, interdetta alle attività illegali, occorre inoltre sanzionare chi acquista illegalmente beni o servizi,  con  una  sanzione  più calibrata, che però occorre applicare con determinazione e senza condiscendenza, una sanzione “educativa” che convenga pagare per evitare ulteriori problemi.

LE ALTERNATIVE LEGITTIME:

1)    I tornelli, come ad Ostia dove l’87% degli stabilimenti impedisce l’accesso libero alla battigia ai bagnanti, come ultimamente sarebbe stato appurato dai  volontari di Legambiente che  il 24 luglio, con l’asciugamano in spalla avrebbero verificato la possibilità di accesso alla battigia nelle 77 strutture, di cui 12 chioschi e 65 stabilimenti del litorale romano con  risultati significativi: 57 strutture che sono completamente controllate e inaccessibili agli abusivi, garantendo comunque  porzioni libere dell’arenile. *

2)    Squadre di unità cinofile in pattuglia sull’arenile e sulla passeggiata a ulteriore controllo  degli accessi a mare.

*   http://www.greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/mare-negato-i-9-km-off-limits-del-litorale-romano-ad-ostia-il-lungomuroimpedisce-di-vedere-il-mare/

Consigliere Comunale Eraldo Giudici

Popolari Liberali nel PDL

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