Articolo di Federico Pedini Amati

Articolo di Federico Pedini Amati

Il Governo di questo Paese è assolutamente allo sbando. Dal suo insediamento ad oggi non ha dimostrato la capacità di mettere in campo un progetto economico concreto, importante e fattibile; una politica estera oramai commissariata; il mondo delle imprese sempre più in difficoltà e il mondo del lavoro avulso sempre più da una forte crescita della cassa integrazione, della mobilità e della disoccupazione.

Questo purtroppo è lo specchio del momento. Tutto ciò aggravato da un modo di fare politica, da parte dell’attuale governo, ottuso e silenzioso, scegliendo sin da subito la strada del non dialogo. San Marino oggi paga per la mancanza di una politica lungimirante, basata su quelle mancate e coraggiose scelte, che invece dovevano essere perseguite e concretizzate da tempo.

San Marino paga, altresì, per scelte politiche discutibili e moralmente inopportune, allora sostenute anche da coloro i quali oggi propagandano soluzioni a destra e a manca.

San Marino per troppo tempo è stato sottoposto al volere di caste esclusive e formate da poche persone, le quali oggi, guarda caso, vengono difese sempre da coloro che le hanno create, dimenticandosi troppo spesso che non basta invertire la tendenza da un giorno all’altro scrivendo “ soloni “ composti di belle parole, e magari anche condivisibili, per ricrearsi una “ verginità “, ma serve una volta per tutte una vera presa di coscienza del loro fallimento e del loro modo di fare e pensare la politica e quindi dell’aver gestito in maniera dissennata la cosa pubblica.

Dicevo un Governo allo sbando, fatto di annunci a cadenza settimanale o quindicinale a seconda delle necessità impellenti del momento, fatto di accordi e delibere secretate, smentite e poi riapparse, fatto di false speranze per tutti quegli imprenditori onesti, ai quali personalmente non penso sia mai interessato più di tanto, se il Sig. Tremonti di turno chiedesse la massima trasparenza sul loro operato, rispettando però, come deve essere, la Sovranità di uno Stato, che se pur piccolo, si è mantenuto nei secoli e in cui si riconosce.

Un Governo non può e non deve, in una fase delicata come questa, non mettere a conoscenza un parlamento ed i suoi cittadini di accordi già firmati e soprattutto di accordi parafati, che andranno a modificare nel bene o nel male, una San Marino totalmente diversa da quella che noi tutti oggi conosciamo.

La Grecia, l’Euro, la crisi internazionale, sono tutte situazioni che non ci devono lasciare indifferenti, ma sinceramente oggi penso, che per tutti noi, la priorità assoluta sia quella di riportare la nostra Repubblica in una condizione economica e sociale di estrema trasparenza e considerazione, sia da parte dell’Italia, che dell’Europa tutta.
Condivido con chi sostiene che la politica non può comunque rimanere ad attendere “ tu cur “ la risoluzione di uno stallo politico-istituzionale legato al rapporto San Marino – Italia, senza per questo non mettere in campo altre idee e progetti che a mio avviso sono indispensabili, sia per un ammodernamento statuale, sia per un bacino attrattivo economico, commerciale e turistico, che non è mai stato fino in fondo voluto concretamente, forse anche per mancanza di coraggio e per un annoso problema legato al clientelismo elettorale che ha di fatto impedito tutto questo.

Penso che all’interno della nostra Repubblica, si possano e si debbano creare nuove opportunità di attrattiva turistica e commerciale, senza per questo dover firmare alcun accordo di cooperazione come liberatoria o ancor peggio dover attendere alcuna autorizzazione di un Ministro di una Repubblica diversa dalla nostra.

Ben vengano quindi, nuovi progetti e nuove idee, magari e soprattutto non proposti dagli stessi vecchi e giovani politici che negli anni passati e moderni hanno contribuito al mantenimento di uno Stato, basato esclusivamente su consensi elettorali e sulla difesa a spada tratta di caste orientate a salvaguardare il proprio “ orticello “ e l’orto di amici degli amici, ma da persone politiche e non, le quali vogliono costruire una San Marino diversa, migliore e soprattutto in linea con gli standard internazionali.

Un vecchio modo di fare politica ci ha portato inevitabilmente nei giorni nostri ad una caduta verticale di credibilità agli occhi di tanti, a partire dai nostri vicini di casa, fino ad arrivare alle stanze dei palazzi Romani, che non perdono occasione per “ bacchettarci “ ed invadere con i militari il nostro Stato e la nostra Sovranità, eccetera . . . . eccetera. . . .

Personalmente diffido sempre da chi pretende di avere la verità in tasca e da chi pretende di essere portatore della soluzione giusta da intraprendere, cercando di annebbiare quella di altri, perché questo modo di pensare la politica porta esclusivamente a sostenere prove di forza senza senso, che non aiutano a sviluppare nessuna soluzione concreta, continuando imperterriti a fare il gioco di colori i quali non hanno interesse a far si che in questo paese vi sia una volta per tutte un vero cambiamento di passo per il bene del paese e dei suoi cittadini.

Consigliere del Psrs

Federico Pedini Amati

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy